Per ora il Bonus Facciate 90% è certo solo fino al 2021 ma sono tanti i dubbi sulla longevità di questo incentivo per il miglioramento estetico degli pareti opache esterne, dedicato agli immobili situati nelle zone A e B.
Bonus Facciate 90% anche nel 2022? Sono in tanti a domandarselo, dai professionisti del settore edile a coloro che stanno valutando come e se sfruttare l’agevolazione introdotta dalla legge di Bilancio 2020 (precisamente la l. n. 160/2019).
La misura, confermata poi anche dalla legge di Bilancio 2021 (l. n. 178/2020), prevede che le spese documentate sostenute nel 2020 e nel 2021 relative agli interventi edilizi, compresi quelli di manutenzione ordinaria (per esempio la semplice tinteggiatura o la pulitura), realizzati per il recupero o restauro della facciata degli edifici, godano di una detrazione dall'imposta lorda pari al 90% da suddividere in 10 quote annuali di pari importo.
Questa agevolazione, senza tetto massimo di spesa, ha una platea di beneficiari molto ampia, ovvero tutti i contribuenti, residenti e non residenti nel territorio italiano ma è vincolata al principio della zonizzazione. Solo gli immobili situati in zona A (centro storico) o B (zona residenziale) possono sfruttare il Bonus Facciate 90%.
Nel marzo 2021 si sono avvicendate notizie, in alcuni casi veri e propri rumor, in merito al prolungamento del Superbonus 110% e a una possibile riordinazione delle diverse detrazioni. Durante un'interrogazione in Commissione Attività produttive della Camera, il Sottosegretario al ministero per la Transizione ecologica Vanna Gava, lamentando una confusa stratificazione di incentivi, ha dichiarato che “la riforma del quadro normativo relativo agli incentivi per il patrimonio immobiliare potrebbe prevedere diverse aliquote di detrazione, in funzione delle performances generali raggiunte dall’edificio, da ottenere attraverso interventi con vari livelli di priorità. Le detrazioni così armonizzate dovrebbero continuare ad essere affiancate da strumenti quali quelli della cessione del credito e dello sconto in fattura, con procedure adeguate anche per le PMI del settore, oltre a misure di efficientamento e di semplificazione della disciplina di cui al Testo unico dell’edilizia.” In una intervista, pubblicata su ItaliaOggi, Gava ha detto, a titolo strettamente personale, di essere a favore di una unificazione dei benefici fiscali al 75%.
Ai primi di maggio, con il decreto Semplificazioni, il Superbonus 110 è stato prolungato, anche se solo di sei mesi.
A fine maggio, diversi parlamentari e associazioni di categoria si sono spesi per cercare di dare continuità al Bonus. Fra gli ultimi in ordine cronologico il deputato Marco Di Maio, intervenendo in commissione Finanze alla Camera durante un “question-time" su questo incentivo, ha detto: "Il Bonus Facciate è una misura importante che non ha potuto dispiegare tutti i suoi benefici effetti per via di una complessità burocratica che ne ha profondamente limitato la diffusione. Oltre al fatto che la pandemia ha congelato investimenti e interventi. Per questo motivo riteniamo importante pensare alla proroga di questo incentivo anche per tutto il 2022 o, ancora meglio, legarne la durata a quella attuale e futura del cosiddetto Superbonus 110%".
Mentre alcuni invocano la continuità del Bonus Facciate al 90%, altri danno per certo il passaggio da 90% al 75%, senza però mai citare fonti attendibili.
Sulla proroga del Bonus Facciate 90% il Governo non si è espresso, neanche a livello informale. Per ora, l’unica certezza è il termine dell’agevolazione al 31 dicembre 2021.