In attesa di sapere, entro fine anno, se la misura al 90% dedicata alla riqualificazione degli involucri esterni sarà inclusa fra le agevolazioni fiscali previste per l’anno prossimo nella legge di Bilancio 2022, MEF e AdE hanno dato indicazioni su scadenze e ammissibilità
Mentre si avvicina la data ultima per approvare in modo definitivo la manovra per il 2022 (il rischio è andare in esercizio provvisorio, infuria il dibattito parlamentare sulle agevolazioni fiscali in ambito edilizio.
In realtà già a marzo scorso, nel corso di una interrogazione in Commissione Attività produttive della Camera, il sottosegretario al Ministero della transizione ecologica Vannia Gava ha parlato della necessità di razionalizzare gli incentivi esistenti, fissando aliquote diverse, in base alle performance raggiunte dall'edificio oggetto degli interventi.
Fra le proroghe selettive del DL Semplificazioni che posticipano di soli 6 mesi le scadenze del Superbonus 110% e una bozza di legge di Bilancio, approvata al Consiglio dei ministri lo scorso 28 ottobre, che andrebbe a contenere il bacino di potenziali beneficiari per l’Ecobonus 110% e abbassare l’aliquota del Bonus Facciate dal 90% al 60%.
Senza massimali di spesa, il Bonus Facciate è lo strumento ottimale per qualificare edifici di varia natura, da hotel e alberghi a edifici residenziali privati, grazie agli interventi ammessi, che comprendono tinteggiatura, lavori su balconi, cortili e chiostri. Come assicurarsi di fruire dell’agevolazione al 90% entro la scadenza fissata al 31 dicembre 2021?
La legge parla chiara: il Bonus Facciate 90% è ammissibile solo entro il 31 dicembre 2021. Prima di quella data è necessario finire i lavori?
La risposta è fortunatamente no. Quando si affronta il tema delle agevolazioni fiscali in ambito edile, solitamente l’attenzione va posta sulla personalità del contribuente, che può essere soggetto privato o soggetto titolare di un reddito di impresa.
In linea generale, nel caso di soggetti privati, se l’agevolazione è a cavallo di due anni (come per esempio il Bonus 90% nel 2021, al 60% nel 2022), per determinare la percentuale dello sgravio da applicare conta quando è stato effettuato il pagamento del bonifico, seguendo il principio di cassa. Invece, per i titolari di redditi d’impresa, è rilevante la data di fine lavori.
Sul punto, l’Amministrazione finanziaria (precisamente la direzione regionale ligure) si è pronunciata in tal senso con la risposta all’interpello 903-521/2021. In quella particolare fattispecie, l’interrogante voleva richiedere il Bonus Facciate con lo sconto in fattura. Secondo l’Agenzia delle Entrate, si accede al bonus esclusivamente sulla base dell'emissione della fattura e del pagamento della somma eccedente entro il 31/12/2021, con bonifico parlante, indipendentemente dallo stato di completamento o di avanzamento dei lavori. La circolare 30/E/2020 aveva già evidenziato che l’articolo 121 del dl 34/2020 prevede solo per gli interventi del Superbonus 110% gli stati di avanzamento dei lavori (non più di due e pari ad almeno il 30% dello stesso intervento).
A ulteriore comprova della solidità di questo impianto si sono aggiunte le parole del Ministero dell’Economia e delle Finanze, nella figura del sottosegretario Federico Freni, durante le interrogazioni a risposta immediata del 20 ottobre 2021.