Il team di ricercatori del Politecnico di Milano inizia ora le misurazioni delle coordinate colorimetriche dei diversi pannelli MATERICA in Azanite®
Grigio grafite, neo intenso, ma anche grigio perla e grigio beige: i pannelli MATERICA si presentano sul mercato in una ampia gamma di colori standard, personalizzabili scegliendo tra finitura satinata o lucida. Non solo: è possibile richiedere ulteriori colorazioni ed effetti, con molteplici gradazioni, dai toni neutri fino ai colori accesi.
Come vi raccontavamo, i pannelli MATERICA sono ottimali come rivestimento per gli involucri degli immobili, migliorandone l’efficienza energetica. Inserite in un sistema multistrato, le lastre MATERICA, agganciate alla parete muraria tramite una struttura metallica, sono la parte visibile della facciata ventilata, soluzione architettonica molto apprezzata per i suoi innumerevoli vantaggi. È molto importante andare a utilizzare sul medesimo immobile lastre omogenee nelle forme e nel colore. Con il Politecnico di Milano, muniti di colorimetro, abbiamo dato il via a una serie di prove per approfondire gli studi sui colori a disposizione per MATERICA.
Filosofi, teologici e scienziati per secoli si sono dedicati allo studio dei colori basandosi solo delle proprie percezioni visive. Nel 1666 gli esperimenti di Newton mettono in correlazione colori e luce.
Possiamo ora dire, alla luce delle conoscenze attuali, che il colore non è una caratteristica fisica di un oggetto ma è come il nostro occhio elabora l'interazione tra la superficie di tale oggetto con la luce che lo illumina. Il colore di un oggetto dipende dalla lunghezza d’onda della luce che riflette o trasmette.
Anche sul fronte linguistico, risulta molto complesso utilizzare una terminologia univoca per descrivere un colore. Solitamente si ricorre a tre parametri: il tono cromatico (denominato anche tinta), la saturazione e la luminosità. Questi tre valori aiutano a caratterizzare ciascun colore in base al tipo di luce.
Per questi test sui colori, la squadra di ricerca, nel polo di Lecco, ha effettuato le misurazioni dei colori con l’apposito strumento tecnico, il colorimetro. Si tratta di un dispositivo che utilizza filtri rossi, verdi e blu per emulare la risposta dell'occhio umano alla luce, restituendo delle coordinate numeriche, in linea con gli standard internazionali.
Replicando sul campione scelto la luce a cui sono solitamente sottoposte le lastre MATERICA (raggi solari nelle diverse stagioni), il colorimetro intercetta le radiazioni con i tre sensori corrispondenti ai coni dell’occhio umano e le rielabora per mezzo del suo microcomputer in valori numerici. È una metodologia più semplice rispetto a quella spettrofotometrica ma che meglio coglie la misurazione dei colori come un occhio umano.