Con il Superbonus non ci si annoia mai: tra periodi di stallo, novità e colpi di scena, restiamo tutti con il fiato sospeso in attesa del prossimo verdetto, che avverrà con la riforma del nuovo Governo.
Il partito Fratelli d’Italia ha dichiarato la propria volontà di “non mettere in difficoltà gli imprenditori del settore o frenare le ristrutturazioni edili”, per questo motivo i bonus edilizi verranno confermati, anche se con alcune modifiche: potrebbero essere accorpati e ci sarà una distinzione tra prima e seconda casa. La detrazione fiscale del Superbonus per l’abitazione principale scenderà all’80%, mentre per le seconde case la percentuale potrebbe oscillare tra il 50% e il 65%.
Come aveva assicurato Meloni ancora prima delle elezioni, le pratiche già avviate non avranno difficoltà: la riforma dei bonus casa prevede infatti l’inserimento di una clausola di salvaguardia per tutti i cantieri autorizzati e aperti. Nel frattempo l’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE) ha chiesto al futuro Governo una proroga di sei mesi delle agevolazioni edilizie per poter recuperare i mesi “persi” causa cessione del credito. Ad oggi i condomini hanno tempo fino alla fine del 2023 per sfruttare il Superbonus 110%, come abbiamo già visto in questo articolo.