Composta da molteplici strati, la facciata ventilata migliora le prestazioni energetiche e l’estetica di un immobile. Con un secondo test di trazione, il PoliMI analizza la capacità di tenuta di un suo componente fondamentale, il sistema di ancoraggio
L’equipe di ricercatori del Politecnico di Milano procede nello studio delle prestazionale dei pannelli di rivestimento per facciate realizzate con MATERICA, il solid surface in Azanite®. Questa settimana, presso il Polo Territoriale di Lecco, Matteo Colombo, titolare della cattedra di Tecnica delle costruzioni, ha svolto con il suo team una serie di prove per verificare le prestazioni meccaniche dei pannelli firmati AGS come dell’intera struttura multistrato della facciata ventilata utilizzando il prototipo sperimentale Building Energy Efficiency Pilot.
A distanza di un mese dal primo test di trazione, si è tornati ad analizzare la resistenza alle sollecitazioni, concentrando l’attenzione al sistema di ancoraggio.
La norma UNI 11018 definisce la facciata ventilata come “un tipo di facciata a schermo avanzato, in cui l’intercapedine tra il rivestimento e la parete è progettata in modo tale che l’aria presente possa fluire per effetto camino, in modo naturale e/o in modo artificialmente controllato, a seconda delle necessità stagionali e/o giornaliere, al fine di migliorarne le prestazioni termo-energetiche complessive”. La parete ventilata è quindi una struttura con quattro strati:
II pannello esterno è agganciato alla struttura di sostegno tramite i sistemi di ancoraggio che possono essere ganci a vista o a scomparsa.
Come sottolineato anche in sede di revisione della norma UNI, solitamente le problematiche principali sono la rottura del rivestimento esterno e il cedimento del sistema di ancoraggio.
A mettere a rischio la solidità dei sistemi di ancoraggio sono principalmente agenti atmosferici come il vento e fenomeni naturali come terremoti e trombe d’aria.
Il vento è a tutti gli effetti uno dei maggiori pericoli per la sicurezza statica degli elementi perimetrali del rivestimento. In particolare, sollecita con particolare forza le lastre vicine agli spigoli. Per quanto riguarda i movimenti tellurici, sempre più frequenti a causa del cambiamento climatico, è necessario adottare sistemi di ancoraggio con ottime doti elastiche che evitino la caduta di tutto l’ecosistema della facciata ventilata.
Questa seconda prova di pull-through è stata eseguita su ben due tipologie campioni di MATERICA, uno di dimensioni 10x170x400 mm e l’altro di dimensioni 10x170x170 mm. Il fine, in questo caso, è quello di determinare la resistenza del materiale e la relativa modalità di rottura, in corrispondenza dell’ancoraggio intermedio e di quello di spigolo. Il provino è stato collocato tra la base della pressa e un elemento di contrasto, opportunamente ancorato, e sottoposto alla trazione alla barra filettata passante per il foro. È emerso che la soluzione di ancoraggio è di una resistenza tale da garantire elevate prestazioni nei confronti del vento e delle sollecitazioni fuori piano in genere.