Questa settimana sul prototipo sperimentale BEE pilot del PoliMI è stata testata la capacità del solid surface di resistere a sforzi e sollecitazioni
Nel 2019 AGS ha acquisito due storiche società di produzione e distribuzione di PMMA, Plastidite e ELKAR e realizzando un nuovo materiale: Azanite®, una pietra artificiale estremamente versatile e performante, capace di soddisfare le esigenze delle architetture contemporanee.
In Italia il 40% degli immobili ha oltre 60 anni, con una scarse prestazioni energetiche. Il 56% degli edifici muniti di APE presentano classe energetica G, la peggiore.
In qualità di specialista dell’efficientamento energetico, sensibile ai temi della sostenibilità, AGS Real Estate ha sviluppato MATERICA, il pannello solid surface per la riqualificazione degli immobili, in ottica green.
Il team interno di R&S, con il supporto tecnico del Politecnico di Milano, sta effettuando una serie di test per valutare le prestazioni dei pannelli MATERICA. I ricercatori indagano le doti della soluzione di rivestimento dal punto di vista meccanico, termico e funzionale.
Le prove, guidate da Matteo Colombo, docente alla cattedra di Tecnica delle costruzioni, e da Graziano Salvalai, che cura il corso Energy Efficient Buildings, vogliono analizzare sia le reazioni del materiale che dell’intera soluzione di rivestimento a fronte dei principali carichi previsti nel ciclo di vita.
Per questi studi, caratterizzati da metodologie altamente innovative, il PoliMI ha messo a disposizione il prototipo sperimentale Building Energy Efficiency Pilot presente presso il Polo Territoriale di Lecco.
Per scoprire quanto MATERICA possa resistere a sollecitazioni e sforzi, questa settimana è stata effettuata la prova di pull-through di taglio su un campione di dimensioni 10x170x400 mm, tenendo ben a mente le disposizioni della EAD 090062-00-0404 – Kits for external wall claddings mechanically fixed.
Precisamente i ricercatori hanno voluto determinare la resistenza a taglio del materiale in corrispondenza dell’ancoraggio intermedio e la modalità di rottura.
Il campione è stato collocato tra due piatti, opportunamente ancorati alla pressa, e vincolato attraverso una barra filettata. A seguire due imponenti coltelli hanno caricato il campione con forza sempre crescente.
A seguito della prova l’équipe di studio ha potuto dichiarare, dati alla mano, che la soluzione di ancoraggio risulta essere resistente a carichi elevati agenti nel piano del pannello come potrebbero essere quelli causati da un sisma.