Il decreto 59/2021 introduce alcune novità sul Superbonus 110% ma solo a favore di alcuni beneficiari dell’agevolazione. Per IACP, condomini e persone fisiche il termine dell’agevolazione è prorogato fino al 31 dicembre 2022.
“Il Superbonus 110% verrà esteso fino al 2023?”, ci domandavamo qualche settimana fa, a seguito alle numerose indiscrezioni, a tratti contradditore, sul futuro dell’agevolazione. Alcune testate di settore avevano riposto molta fiducia nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (chiamato spesso con l’acronimo Pnrr), il programma di investimenti per “modernizzare la pubblica amministrazione, rafforzare il sistema produttivo e intensificare gli sforzi nel contrasto alla povertà, all’esclusione sociale e alle disuguaglianze”. Proprio questa strategia, che stabilisce la ripartizione e gli obiettivi da perseguire con i fondi europei, sembrava lo strumento ideale per dare stabilità al bonus al 110%.
Il 12 gennaio scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato la proposta del Pnrr, che stanzia 29,35 miliardi di euro a interventi di ristrutturazione di edifici pubblici e privati così da renderli più efficienti dal punto di vista energetico. Con il cambio dell’esecutivo, anche il programma di finanziamenti targati UE ha una battuta di arresto e nuove modifiche. Il Governo Draghi, rispetto al Conte bis, ha diminuito le risorse richieste, da 197 miliardi a 191, e ha ripartito diversamente le risorse, affidando il 30% di quest’ultime alla Transizione verde (contro il precedente 32%). Nella nuova versione, il Superbonus 110% continua a essere presente, con un’estensione limitata ad alcuni beneficiari dell’agevolazione. Anche il nodo della complessità burocratica viene affrontata: il bonus deve essere semplificato, rimuovendo gli ostacoli riguardanti la conformità edilizia.
A fine aprile 2021, prossimi all’invio del Pnrr alla Commissione Europea, Mario Draghi, davanti al parlamento, dichiarò che "per il futuro, il governo si impegna a inserire nel disegno di legge di Bilancio per il 2022 una proroga dell’ecobonus per il 2023, tenendo conto dei dati relativi alla sua applicazione nel 2021".
I primi effetti del Pnrr iniziano già a sentirsi, per quanto riguarda il Superbonus 110%. Il Decreto Legge n. 59, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 6 maggio 2021, titolato “Misure urgenti relative al Fondo complementare al Piano nazionale di ripresa e resilienza e altre misure urgenti per gli investimenti”, con il comma 3 del primo articolo modifica l’art 119 del decreto n. 34/2020 (detto anche Decreto Rilancio), prorogando l’incentivi al 110% solo a:
A partire dall’8 maggio 2021 (data di entrata in vigore del provvedimento) gli interventi realizzati nei condomìni sono ammessi all’agevolazione anche se le spese sono sostenute entro il 31 dicembre 2022: cade quindi il vincolo legato allo stato di avanzamento dei lavori al 30 giugno.
Anche per i lavori effettuati dai privati su edifici composti da due a quattro unità immobiliari distintamente accatastate, anche se posseduti da un unico proprietario o in comproprietà da più persone fisiche, il termine è prorogato al 31 dicembre 2022 ma perché si possa godere della detrazione fino a tale data sarà necessario eseguire almeno il 60% del lavoro complessivo entro il 30 giugno 2022.
Infine, per le case popolari, la nuova scadenza è fissata al 30 giugno 2023. In più, la detrazione può spettare anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 ma qualora si raggiunga entro al 30 giugno 2023 il 60% dell’intervento complessivo.