Che fine ha fatto la misura ispirata alla legge Malraux?
Il Bonus Facciate, insieme al Superbonus 110%, è stato una delle agevolazioni principali del rilancio economico del Paese grazie a una aliquota molta alta e a una serie di interventi agevolabili molto efficace sul fronte della riqualificazione energetica. Vediamo insieme che forma ha preso in seguito all’entrata in vigore della manovra 2022.
La Legge di Bilancio 2022 ha chiarito in modo definitivo le intenzioni del governo in merito al Bonus Facciate: l’agevolazione dedicata al recupero e al restauro degli involucri è stata estesa fino al 31 dicembre 2022, con l’aliquota ridotta, però, al 60%.
Quindi, al momento, per i contribuenti italiani questa misura è riconosciuta nella misura del 90% delle spese documentate, sostenute nel 2020 e nel 2021, mentre per le spese sostenute nel 2022 la detrazione è al 60%.
A partire dall’autunno 2021 circolavano voci su una generale rimodulazione di tutti i bonus edilizi, dal Superbonus 110% al Bonus Ristrutturazioni, alimentando il malcontento da parte delle associazioni di categoria e dei professionisti. A ottobre scorso il presidente Cna Veneto Moreno De Col si era espresso così: “Riteniamo sia un gravissimo errore sospendere il bonus facciate, fondamentale per eseguire interventi edilizi di restauro e riqualificazione nei centri storici nei quali il Superbonus non si può utilizzare per la presenza di vincoli vari, ad oggi sostanzialmente il solo bonus utilizzato. Impensabile perdere l’occasione di poter intervenire nelle città d’arte.”
Il Bonus Facciate è effettivamente un incentivo con meno requisiti da rispettare: non sono previsti limiti massimi di spesa, né un limite massimo di detrazione, né esclusioni rispetto alla categoria catastale dell’edificio. Per poter sfruttare questa misura l’immobile deve essere esistente e trovarsi nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968 o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.
Di fatto, la Legge di Bilancio 2022 ha reso meno appetibile il Bonus Facciate, voluto dal governo Conte con il D.L. Rilancio, provvedimento che raccoglieva una serie di interventi per dare nuovo slancio all’economia nazionale. Secondo alcune fonti autorevoli, l’esecutivo guidato da Mario Draghi avrebbe voluto eliminarlo in toto, optando poi per una scelta di compromesso, almeno per ora.
Oltre all’abbassamento dell’aliquota, vanno segnalate le novità introdotte dal decreto Antifrode a novembre. Ora per chi sceglie lo sconto in fattura o la cessione del credito è necessario presentare il visto di conformità e l'asseverazione tecnica di congruità delle spese. Inoltre, il decreto Sostegni Ter, approvato nel Consiglio dei Ministri del 21 gennaio, prevede una ulteriore stretta sulla cessione del credito: l’art. 26 stabilisce che la cessione potrà avvenire solo una volta.
Insomma, per molti potenziali beneficiari sembrerà preferibile scegliere altre soluzioni che permettano maggior recupero delle spese o pratiche burocratiche meno gravose per dare il via agli interventi di interesse.
Un altro modo per poter godere al massimo delle agevolazioni fiscali per gli immobili è sfruttare la cumulabilità con altre misure, così da riqualificare e migliorare in modo più significativo il proprio edificio. Molti hanno scelto di cumulare il Bonus Facciate con il Superbonus 110% ma non è l’unica possibilità: si può anche abbinare, fra le altre cose, all’Ecobonus e al Bonus Ristrutturazione.
La regola generale detta che, quando si tratta di interventi che rientrano in entrambe le fattispecie agevolate, il contribuente potrà usufruire, per le medesime spese, solo di una delle due agevolazioni. L’Agenzia delle Entrate, tramite la circolare n. 2/E/2020, ha specificato che, in caso non sia esplicitamente vietato, è possibile cumulare due bonus per lavori riferibili a diverse fattispecie agevolabili, a condizione che le spese relative alle due diverse tipologie di interventi siano distintamente contabilizzate e siano rispettati gli adempimenti previsti per ciascuna detrazione.