Scelta la via della continuità delle principali agevolazioni per la riqualificazione immobiliare, con però delle modifiche significative
Il 30 dicembre la Manovra 2022, con il voto definitivo della Camera, è diventata ufficialmente legge, scongiurando il rischio di esercizio provvisorio. Nella settimana precedente, durante la seduta del 23 dicembre, era stato il Senato ad approvare il provvedimento nella sua ultima formulazione. Infatti, il governo, oltre ad apporre la fiducia, ha presentato un maxiemendamento di un solo articolo e 1.013 commi. È una manovra espansiva da 32 miliardi, che affronta diversi argomenti rilevanti, da pensioni a taglio delle tasse, dando anche spazio ai bonus edili.
La legge di Bilancio 2022 affida all’articolo 1 la trattazione delle agevolazioni per la riqualificazione immobiliare e l’efficientamento energetico:
Partiamo dal bonus con l’aliquota più alta: il Superbonus 110%. A dispetto dell’immediata rimodulazioni al 75% che molti avevano prospettato, la manovra ha confermato il bonus 110% per le abitazioni indipendenti, eliminando il tetto Isee di 25mila euro previsto nella prima stesura del ddl Bilancio. Nella misura al 110% quindi sono state incluse le case unifamiliari fino a fine del 2022, con il limite di aver completato almeno il 30% dei lavori entro il 30 giugno 2022.
In più, in tutti i comuni dei territori colpiti da eventi sismici post 1° aprile 2009 dove sia stato dichiarato lo stato di emergenza i cittadini potranno sfruttare il Superbonus per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2025.
Invece, per quanto riguarda i condomini e gli immobili da 2 a 4 unità posseduti da un unico proprietario, il bonus al 110% sarà attivo ancora per due anni, ovvero fino al 2023. Dal 2024 l’aliquota diventerà al 70%, scendendo al 65% nel 2025.
Come anticipato, il Bonus Facciate abbassa l’aliquota al 60% e termina a fine 2022.
Per molti contribuenti, la diminuzione del bonus dedicato all’involucro esterno è vista come un consistente indebolimento della sua potenza. Ci teniamo a ricordare che il Bonus Facciate è cumulabile con il Superbonus: usando le due misure si possono realizzare un mix di interventi altamente riqualificanti.
Anche le opzioni alternative alla detrazione su IRPEF in base all’articolo 121 del Decreto Rilancio, sconto in fattura e cessione del credito, sono state prorogate, fino al 2024, per il Superbonus.
Invece per tutte le altre detrazioni fiscali (ovvero Bonus Casa, Ecobonus ordinario, Sismabonus ordinario, Bonus Facciate, nuovo bonus finalizzato al superamento e all’eliminazione delle barriere architettoniche) saranno prorogate fino al 31 dicembre 2025.
Il Superbonus con le modifiche contenute da legge di Bilancio 2022 | ||||
Soggetto beneficiario | Aliquota | SAL 30% | SAL 60% | Scadenza finale |
Condomini ed edifici plurifamiliari (inizio 2022) | 110% | 31/12/2023 | ||
Condomini ed edifici plurifamiliari (inizio 2023) | 70% | 31/12/2024 | ||
Condomini ed edifici plurifamiliari (inizio 2024) | 65% | 31/12/2025 | ||
Case unifamiliari | 110% | 30/06/2022 | 31/12/2022 | |
IACP e cooperative di abitazione a proprietà indivisa | 110% | 30/06/2023 | 31/12/2023 | |
Onlus, Associazione di promozione sociale, Organizzazioni di volontariato, Spogliatoi associazioni e società sportive dilettantistiche | 110% | 30/06/2022 | ||
Il Bonus Facciate con le modifiche contenute da legge di Bilancio 2022 | ||||
Tutti gli aventi diritto in base a l. n. 160/2019 | 60% | 31/12/2022 |
Il SAL (Stato di Avanzamento Lavori) è un documento che comprova gli interventi realizzati al fine di poter calcolare l’importo da corrispondere all’azienda edile.