Senza tetto di spesa, il Bonus Facciate 90% è l’agevolazione per avviare lavori di restauro o recupero delle facciate esterne degli immobili, sia che si tratti di una casa indipendente che di un condominio. Ma che caratteristiche devono avere i destinatari di questo incentivo?
Quando la Legge di Bilancio 2020 introdusse il Bonus Facciate 90%, Il Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini, suo principale promotore, presentò l’incentivo come “una misura coraggiosa che renderà più belle le città italiane, migliorerà l’efficienza energetica e darà un impulso immediato all’economia“, sottolineandone l’applicazione versatile e diffusa. Infatti gli interventi che danno accesso al bonus sono possibili sia sugli immobili condominiali che sulle case indipendenti, nelle aree urbane come nelle periferie e nei piccoli centri. Molti esperti hanno posto attenzione sulla portata dell’agevolazione, che potrebbe dare slancio al rinnovamento di alcuni comportarti, con nel caso del settore alberghiero. Compreso cos’è il Bonus Facciate 90%, c’è da capire chi siano i soggetti beneficiari: chi può accedere alla detrazione d’imposta del 90%?
Hanno diritto al Bonus Facciate 90% tutti i contribuenti, residenti e non residenti nel territorio italiano, che sostengono le spese per l'esecuzione degli interventi agevolati e che possiedono a qualsiasi titolo l’immobile oggetto dei lavori.
Sono ammessi all’agevolazione:
L’Agenzia delle Entrate con la circolare n.2/2020 ha precisato che il reddito prodotto non impatta l’accesso o meno alla misura e qualsiasi categoria di edifici esistenti, compresi gli edifici strumentali, è idonei a ricevere il bonus. Quattro mesi dopo, l’Agenzia, rispondendo all’interpello n.179, del 12 giugno 2020, torna sul punto: la natura, pubblica o privatistica, del soggetto beneficiario non è una condizione. Ma visto che il Bonus Facciate 90% è una detrazione dall'imposta lorda non può essere utilizzata dai chi possiede esclusivamente redditi assoggettati a tassazione separata o a imposta sostitutiva. Secondo quanto precisato nella risposta all’interpello n. 543 del 12 novembre 2020, quest’ultimi, però, qualora abbiano sostenuto le spese di riqualificazione degli involucri esterni, possono godere indirettamente del bonus fiscale, scegliendo per la cessione del credito o per lo sconto in fattura.
Per poter fruire di queste due opzioni di finanziamento, è irrilevante che l’IRPEF/IRES non sia dovuta: il legislatore ha proprio individuato queste modalità (prima esclusiva del Superbonus 110% e ora anche del Bonus Facciate 90%) per incentivare gli interventi anche verso una platea che, generalmente si mostra disinteressata alla fruizione di queste detrazioni, perché incapiente o soggetta a una forma di tassazione separata o sostitutiva delle imposte sul reddito. Anche chi non ha le possibilità economiche può, quindi, riqualificare il proprio immobile, anche se, secondo Bloomberg, al momento il pacchetto di agevolazioni fiscali è principalmente fruito da profili ad alto reddito.
Hanno, inoltre, accesso al Bonus Facciate 90% coloro che sostengano effettivamente le spese e me tengano traccia su fatture e bonifici: