Indicata come una delle tecnologie chiave per la riqualificazione energetica, la pompa di calore gode di diversi incentivi fiscali e ha visto crescere sensibilmente notorietà e volumi di vendita.
In Italia vengono vendute mediamente ogni anno circa 1 milione di pompe di calore. Il mercato nazionale, superata la crisi economica del 2008, ha accolto con sempre maggior entusiasmo questa tecnologia, rivela il Terzo libro bianco sulle pompe di calore, curato da Assoclima. Ad alimentare la crescita partecipa, fra i diversi fattori, la necessità di accelerare la transizione energetica anche nel settore del riscaldamento e del raffreddamento, tanto da stimolare una serie di provvedimenti incentivanti da parte di legislatori europei e locali.
Proprio alla luce del riconoscimento della loro importanza in tema di riqualificazione energetica degli immobili, da alcuni anni le pompe di calore beneficiano di significative agevolazioni fiscali:
A partire da luglio 2020, a seguito del decreto Rilancio, si è aggiunto anche il Superbonus 110%, che ha inserito le pompe di calore fra gli interventi trainanti. Dopo esserci soffermati sui dettami della normativa, è importante, però, comprenderne la precisa identità e il funzionamento.
La pompa di calore è una macchina termica capace di trasferire calore da un ambiente a temperatura più bassa ad un altro a temperatura più alta, sfruttando un principio simile a quello di altri elettrodomestici come il frigorifero e il condizionatore d’aria. Si chiama pompa di calore proprio perché questo processo di trasferimento è paragonabile a quello di una pompa che solleva un fluido da una quota inferiore a una superiore.
Le origini della pompa di calore risalgono al XVIII secolo. Nel 1853 Lord William Thomas Kelvin teorizzò il suo funzionamento. Due anni l’ingegnere austriaco Peter Ritter von Rittinger ne realizza il primo esemplare. La tecnologia si diffonde pian piano ma diventa davvero popolare solo negli anni ‘70, ai tempi delle prime crisi petrolifere.
La pompa di calore è costituita da un circuito chiuso, in cui scorre uno speciale fluido frigorigeno che, in base alle condizioni di temperatura e di pressione in cui si trova, può assumere lo stato di liquido o di vapore. Il circuito chiuso è composto da 4 elementi:
Il condensatore e l’evaporatore sono composti da tubi messi a contatto con l’acqua o l’aria nei quali scorre il fluido frigorigeno che rilascia calore al condensatore e lo sottrae all’evaporatore.
Il fluido frigorigeno, all’interno del circuito, cambia e muta in differenti stati:
Tutte queste trasformazioni compongono il ciclo della pompa di calore, che fornisce energia con il compressore al fluido frigorigeno. Questo ultimo, nell’evaporatore, assorbe calore dal mezzo circostante e, tramite il condensatore, lo cede al mezzo da riscaldare.
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