50 kg contro l’asse centrale metteranno KO MATERICA? Un test del Politecnico ne prova la resistenza agli urti
Lo schianto di una macchina, la caduta di un imponente albero, il crollo di una struttura attigua sono alcuni dei possibili impatti che potrebbero compromettere l’integrità dell’involucro esterno di un immobile. È molto importante, quindi, proteggere il proprio edificio con facciate costituite da materiali a prova di scontro con oggetti di ingente peso e dimensione.
Abbiamo allora invitato il team del Politecnico di Milano a effettuare una serie di test ad hoc sulle lastre MATERICA, il solid surface per architetture efficienti con cui vengono realizzata le facciate ventilate firmate AGS.
La sinergia fra università e impresa è il motore dell’innovazione. Lo dice l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Università-Imprese della Fondazione Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane) che illustra l’importanza e la potenzialità strategica di queste partnership a beneficio di tutti gli attori in gioco. Il partenariato è un investimento che permette uno scambio proficuo di esperienze e saperi aumentando l’attrattività delle università, stimolando la competitività delle aziende e alimentando la crescita economica e sociale dei territori in cui si trovano i poli di ricerca e impresa.
Proprio nella cornice dialettica fra dimensione accademica e produttiva si inserisce la convenzione fra AGS e il Politecnico di Milano per studiare le prestazioni dei pannelli di rivestimento per facciate realizzate in MATERICA. Le indagini, effettuate nell’innovativo Polo Territoriale di Lecco all’interno dei laboratori del Politecnico o sul prototipo sperimentale Building Energy Efficiency Pilot presente nel cortile del distaccamento lecchese, vertono principalmente sulle prestazioni meccaniche e termiche, estetico e funzionale.
Grazie a questa collaborazione, MATERICA diventa a tutti gli effetti protagonista del progetto europeo MEZeroe, che ambisce a creare un ecosistema di innovazione aperto per lo sviluppo di soluzioni incentrate sulla neutralità in termini di emissioni di carbonio e su ambienti interni salubri. Infatti il progetto MEZeroE ha come primario focus lo sviluppo di soluzioni tecnologiche per involucri green tramite:
La prova dell’urto da corpo molle e da corpo duro è una particolare verifica di tipo meccanico che accerta la capacità di un determinato materiale di resistere a improvvise sollecitazioni d’impatto, così da garantire all’utilizzatore finale i massimi standard di sicurezza, anche nel caso in cui ne venga compromessa l’integrità.
La prova di resistenza agli impatti da corpo molle e duro è stata eseguita su campioni di MATERICA di dimensioni 10x690x1200 mm. Il provino è stato fissato meccanicamente ai profili a “T” in alluminio, a loro volta ancorati attraverso le staffe ad un supporto in legno. Per gli urti da corpo duro sono state utilizzate due sfere da 0,5 kg e 1 kg, per quelli da corpo molle invece sono stati utilizzati due sacchi da 3 kg e 50 kg. I tre punti di impatto, in accordo con la normativa vigente, sono stati individuati sull'asse centrale verticale del pannello, due a 5 cm dai bordi e uno al centro. Il test ha dimostrato come la soluzione di rivestimento abbia resistito a tutti gli urti, senza rilevanti danneggiamenti.