Nel centro di Torino, in una delle sue piazze più rinomate, si ergono due maestosi edifici sacri, noti come le “chiese gemelle” a causa della loro incomparabile bellezza e simmetria: San Carlo Borromeo e Santa Cristina. Questi capolavori dell’architettura arricchiscono ulteriormente il già notevole patrimonio artistico della città, rappresentando anche un importante capitolo della storia della famiglia Savoia e del barocco italiano. Vediamo la loro storia.
Chiesa di San Carlo Borromeo
La chiesa di San Carlo Borromeo è la più antica delle due, iniziata nel 1619 per volere di Carlo Emanuele I di Savoia. Consacrata al cardinale San Carlo Borromeo, la chiesa fu costruita per celebrare il pellegrinaggio del santo a Torino per venerare la Sacra Sindone. Nonostante l’incertezza sull’identità dell’architetto originale, la chiesa vanta una maestosa facciata neoclassica realizzata nel 1834 su progetto di Ferdinando Caronesi, che si ispirò alla vicina chiesa di Santa Cristina, donando un aspetto armonioso all’insieme delle due chiese.
Chiesa di Santa Cristina
La chiesa di Santa Cristina, al contrario, fu avviata nel 1639 per volere di Maria Cristina di Francia, reggente di Savoia, e fu progettata da Carlo di Castellamonte. La facciata attuale, una delle più belle espressioni del barocco torinese, fu disegnata tra il 1715 e il 1718 da Filippo Juvarra. L’interno della chiesa, splendidamente decorato, è caratterizzato da una navata unica con stucchi e affreschi di grande valore, tra cui il soffitto a volta decorato da Pietro Somasso ed Antonio Mari.
Un dettaglio interessante rivela un altro soprannome riservato a Santa Cristina: era conosciuta come la “chiesa delle Serve” perché la messa pomeridiana era particolarmente frequentata dalle domestiche delle famiglie nobili del quartiere.
Differenze, storia e curiosità sulle chiese gemelle di Torino
Nonostante siano spesso considerate “gemelle” per la loro simmetria e posizione all’interno della piazza, le due chiese presentano diverse differenze. San Carlo Borromeo, ad esempio, è caratterizzata da un campanile costruito nel 1779, che la distingue nettamente dalla chiesa di Santa Cristina, che non ha tale elemento.
Inoltre, le due facciate, pur condividendo un’ispirazione comune, presentano differenze stilistiche: quella di Santa Cristina è più dinamica e riccamente decorata, in linea con il barocco scenografico di Juvarra.
La presenza delle due chiese in Piazza San Carlo dona a questo spazio pubblico un senso di ordine e armonia, riflettendo l’ideale barocco di una bellezza che scaturisce dall’equilibrio tra le forme. Oggi, San Carlo e Santa Cristina continuano a svolgere il loro ruolo di luoghi di culto e attrazioni turistiche, accogliendo visitatori da tutto il mondo.
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Marco Bianchi è un rinomato analista e scrittore nel campo immobiliare, con una profonda conoscenza del mercato italiano. Laureato in Economia Immobiliare all’Università di Bologna, vanta oltre vent’anni di esperienza, durante i quali ha collaborato con prestigiose agenzie immobiliari, offrendo strategie d’investimento vincenti. Autore di articoli influenti e di un libro sull’investimento immobiliare, Marco si dedica a condividere la sua esperta visione del settore, fornendo analisi dettagliate e consigli pratici ai nostri lettori.