Il Politecnico di Milano accerta le doti di resistenza e durezza delle lastre MATERICA utilizzando la struttura sperimentale BEEpilot
Cosa accomuna la rottura di uno stelo femorale e il capovolgimento della piattaforma petrolifera Alexander L. Kielland? In entrambi i casi il cedimento strutturale è dovuto alla presenza di sollecitazioni di carattere ciclico.
Fra le varie caratteristiche di un materiale si pone molta attenzione alle proprietà meccaniche, che indicano l’attitudine a resistere agli stimoli esterni, capaci anche di deformare e frammentare. Per mettere alla prova la resistenza delle lastre MATERICA, ci siamo affidati al Politecnico di Milano.
I ricercatori del Politecnico, capitanati dal professor Graziano Salvalai, responsabile scientifico del progetto BEE pilot, hanno testato la resistenza di MATERICA allo sforzo di flessione dopo averlo sottoposto a oltre 10 mila cicli di fatica.
Questa prova, quindi, è composta da due momenti: nel primo, un campione del materiale è costretto a sopportare un alto numero di carichi, con una frequenza ripetuta. In questo modo si analizza il fenomeno della fatica, ovvero il progressivo deterioramento che può portare fino alla rottura, a seguito di sforzi ripetuti. Secondo alcuni studi, la fatica è la causa dell’80% delle rotture che si verificano nei materiali (specialmente in quelli metallici e a base di polimeri).
Poi, nel secondo momento della prova, il campione è stato sollecitato a flessione con un carico applicato trasversalmente all'asse del solido.
Il progetto di ricerca MEZeroE (che sta per Measuring Envelope products and systems contributing to next generation of healthy nearly Zero Energy Building) è stato finanziato dalla Commissione Europea, all’interno della cornice del programma Horizon 2020, con l’ambizione di trasformare il settore di edilizio in un comparto a zero emissioni.
Sono stati selezionati 24 partner in tutta Europa per andare a creare un ecosistema per la sperimentazione e il potenziamento di prodotti per l’involucro degli immobili. Per l’Italia, sono stati individuati come interlocutori di ricerca e sviluppo tecnologico l’Eurac Research di Bolzano e il Politecnico di Milano.
Il Politecnico, nel polo di Lecco, ha costruito un Building Energy Efficiency pilot (chiamato anche BEEpilot), ovvero una piccola struttura su cui realizzare una serie di test secondo l’approccio M&V.