Superbonus e “Dimenticanze Catastali”: Le Urgenti Comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate!

L’Ufficio delle Entrate ha annunciato l’inizio delle comunicazioni inviate ai contribuenti che non hanno ancora aggiornato le informazioni catastali degli immobili. Analizziamo la situazione.

Fari puntati sul Superbonus da parte del Fisco. Con il decreto del 7 febbraio 2025, l’Ufficio delle Entrate ha dato il via alle comunicazioni destinate ai contribuenti che, sebbene abbiano beneficiato delle detrazioni per l’efficienza energetica e la sicurezza antisismica degli edifici, non hanno ancora aggiornato le informazioni catastali.


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Il contesto normativo di riferimento

La legge finanziaria del 2024 (articolo 1, commi 86 e 87, legge n. 213/2023) impone all’Ufficio delle Entrate di controllare che, per ogni immobile ristrutturato con il Superbonus, sia stata effettuata la dichiarazione di aggiornamento catastale.

Il decreto, precedentemente annunciato nel Piano di Bilancio Strutturale dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, è finalizzato a aggiornare i registri catastali e a verificare l’adeguata imposizione delle rendite. Questa azione, sottolineata dall’ex direttore Ernesto Maria Ruffini, evidenzia il ruolo cruciale del catasto nella lotta all’evasione fiscale e fa parte di una strategia più ampia del Governo per combattere le frodi legate al Superbonus 110% e ad altri incentivi edilizi.

Quali contribuenti saranno nel mirino?

I primi a ricevere le lettere di conformità saranno coloro che hanno realizzato lavori di ristrutturazione con il Superbonus senza adeguare la rendita catastale dell’immobile. L’Ufficio delle Entrate sta incrociando le informazioni dei permessi edilizi con quelle del Catasto, utilizzando tecnologie avanzate di analisi e interoperabilità dei database.


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Modalità delle comunicazioni dell’Ufficio

Il decreto dell’Ufficio specifica che le comunicazioni verranno inviate:

Queste lettere permetteranno ai destinatari di verificare l’accuratezza delle informazioni catastali e, in caso di mancanze, di procedere alla regolarizzazione.

Modalità di regolarizzazione

I contribuenti che ricevono la comunicazione possono presentare le dichiarazioni mancanti come indicato dall’articolo 1, commi 1 e 2, del decreto del ministro delle Finanze n. 701/1994. Agendo tempestivamente, possono beneficiare di sanzioni ridotte, evitando così conseguenze più serie.

Se la dichiarazione catastale non viene presentata, l’Ufficio può imporre sanzioni pecuniarie, oltre a possibili controlli più dettagliati che potrebbero rivelare ulteriori irregolarità fiscali.

L’Ufficio delle Entrate promuove il dialogo con i contribuenti

Le lettere di compliance, sebbene possano generare preoccupazioni tra i contribuenti, rappresentano un’opportunità di chiarimento. L’attuale direttore dell’Ufficio, Vincenzo Carbone, intervenendo a Telefisco, ha affermato: “Stiamo valutando l’ambito di azione, ma è importante rassicurare i cittadini.”

Carbone ha ricordato che comunicare eventuali variazioni dello stato degli immobili è un dovere già esistente, quindi le lettere di compliance non introducono obblighi nuovi, ma sono un ulteriore strumento di comunicazione tra l’amministrazione fiscale e il contribuente. “Si tratta di un avviso preventivo per segnalare possibili anomalie individuate, senza fini punitivi,” ha spiegato il direttore.

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