Non si può visitare Palermo senza fare una tappa nel suo più grande tesoro, il Palazzo dei Normanni con la sua magnifica Cappella Palatina interamente d’oro. Scopriamo la sua storia e cosa potremmo ammirare durante una visita al Palazzo dei Normanni di Palermo.

Che cos’è il Palazzo dei Normanni a Palermo

Costruito sul sito di un antico insediamento punico, il Palazzo dei Normanni di Palermo, o Palazzo Reale, risale all’epoca normanna. Tuttavia, nel corso dei secoli, il palazzo è stato ristrutturato, modificato e ingrandito.

Oggi ospita il Parlamento Siciliano, ma nel passato ha svolto funzioni amministrative e ha anche ospitato laboratori artistici – di tessitura e di oreficeria – oltre a attività culturali come la famosa Scuola Poetica Siciliana.

La composizione del Palazzo dei Normanni

Essendo stato costruito e modificato in diverse epoche, il palazzo ha una struttura unica con molteplici sovrapposizioni. Oggi è composto da diversi edifici collegati da un sistema di percorsi, portici e giardini.

Il nucleo principale, di origine araba, è stato ampliato con la costruzione della reggia di Ruggero II a cui sono state poi aggiunte diverse torri: la Pisana, la Ioaria, la Chirimbi e la Greca. La torre Pisana ospitava gli appartamenti di Federico II di Svevia.

Le sale disponibili al pubblico

La Sala dei Venti

Una delle sale più spettacolari del palazzo è senza dubbio la Sala dei Venti, situata all’interno della torre Ioaria. Ha origini medievali e sul soffitto in legno è rappresentata una rosa dei venti che le dà il nome.

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La Sala di Ruggero

Decorata con mosaici che raffigurano scene di caccia e simboli del potere normanno, è dedicata al re Ruggero II ma fu voluta dal figlio Guglielmo I.

Le Sale dipinte del Duca di Montaldo

Nel XVII secolo, fu necessario modificare le sale medievali per permettere al Parlamento di partecipare alle udienze anche durante l’estate. Furono quindi create queste sale dipinte. L’affresco principale, firmato da Gerardo Astorino, raffigura una riunione del Parlamento siciliano dell’epoca. Il nome delle sale, però, deriva dall’affresco che raffigura Pietro Moncada a cavallo.

La Sala di Ercole

Il nome di questa sala deriva dall’affresco che la decora e che raffigura l’eroe Ercole. Fu Giuseppe Velasco, noto anche come il Velazquez siciliano, a realizzare il ciclo pittorico nel 1700. Qui, dal 1947, si tengono le riunioni dell’Assemblea Regionale Siciliana.

Meraviglia dorata: la Cappella Palatina

Partire dal Palazzo dei Normanni senza aver visitato la Cappella Palatina significa perdere la vera gemma dell’intero complesso. È una cappella religiosa costruita nel 1132 e dedicata ai Santi Pietro e Paolo.

È completamente rivestita di mosaici dorati in stile bizantino che raccontano storie bibliche. Il soffitto invece è in legno e riprende lo stile muqarnas tipico dell’architettura islamica che ha avuto un profondo impatto in Sicilia.


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