Garage in affitto: Chi deve pagare la luce, proprietario o inquilino? Scopri la verità!

Le spese legate all’utilizzo dell’energia elettrica in un box auto possono essere divise in due categorie: quelle relative alle aree comuni, necessarie per accedere al garage, e quelle interne, di uso esclusivo del locatario. È essenziale comprendere questa distinzione per stabilire chi deve pagare l’energia elettrica in un garage affittato. A meno che il contratto di locazione non stabilisca diversamente, i costi dell’energia delle aree private sono a carico dell’inquilino, mentre quelli delle parti comuni sono di responsabilità del proprietario, tramite le spese condominiali.

Responsabilità del pagamento dell’energia elettrica nel garage

Generalmente, le spese per i consumi diretti di un bene in affitto ricadono sull’affittuario. Questo include anche i costi dell’energia elettrica del garage, un impegno ben definito che deriva dall’uso del servizio da parte dell’inquilino, il quale è quindi tenuto a sostenere questi costi.

Detto ciò, è importante considerare alcune specificità.

Il contratto di locazione

Nel contratto di affitto potrebbe essere chiarito chi debba occuparsi del pagamento delle bollette dell’energia: la responsabilità ricade su chi è indicato nel contratto. Di solito, è l’affittuario a doversi occupare di questi pagamenti, una scelta logica sia dal punto di vista legale che pratico, poiché si tratta di un consumo personale.

Se il contratto non specifica diversamente, i costi dei consumi, inclusi quelli dell’energia, sono a carico dell’inquilino. Eventuali accordi differenti devono comunque essere rispettati.

Esistenza di un contatore dedicato

Il pagamento delle spese elettriche di un garage può variare a seconda della presenza di un contatore indipendente. Se presente, la bolletta è chiaramente a carico dell’affittuario, al quale dovrebbe essere intestata l’utenza.

Se invece il box non dispone di un contatore autonomo e i consumi sono inclusi in una bolletta condominiale, la gestione dei costi diventa più complessa: in genere è il proprietario a pagare la bolletta, per poi addebitare all’inquilino una quota forfettaria per l’uso dell’elettricità, che deve essere chiaramente specificata nel contratto di locazione.

Ripartizione delle spese comuni

Per la gestione delle spese relative all’illuminazione delle aree comuni del garage, si devono considerare anche le spese condominiali. A meno che il regolamento condominiale non disponga diversamente, le spese per l’energia elettrica delle parti comuni dovrebbero essere divise tra i condomini secondo i loro millesimi di proprietà, seguendo lo stesso principio applicato per altre aree comuni come scale o ascensori.

Cosa succede in assenza di millesimi specifici per i box?

Non sempre esiste una tabella millesimale specifica per le cantine o i box auto. In questi casi, le spese vengono ripartite secondo i millesimi generali di proprietà. Questo può creare disuguaglianze, ad esempio, se un condomino non possiede un box ma deve comunque contribuire alle spese.

L’assemblea condominiale può decidere di creare una tabella millesimale apposita per dividere equamente queste spese, evitando così ingiustizie.

Affitto di un garage condominiale: chi paga?

I costi dell’energia elettrica in un garage condominiale sono generalmente a carico di chi utilizza l’impianto:

  • quando il box è stato assegnato a un inquilino: se il garage è incluso nel contratto di locazione come pertinenza dell’immobile, le spese sono a carico dell’affittuario;
  • se il garage è una parte comune: in questo caso, se l’energia serve per illuminare tutta l’area comune, i costi sono divisi tra i condomini in base ai millesimi di proprietà.

Dinamiche dell’affitto di un garage

Per l’affitto di un box auto, è necessario redigere un contratto scritto, che specifichi durata e canone. La registrazione è obbligatoria se la durata supera i 30 giorni.

Struttura del contratto

Il contratto di locazione di un garage è un accordo libero tra le parti, non soggetto alle stesse regole degli immobili residenziali o commerciali. Le parti possono:

  • stabilire liberamente il canone, che può dipendere dal valore di mercato della zona e dalle caratteristiche specifiche del box;
  • decidere liberamente la durata del contratto.

L’inquilino ha il diritto di utilizzare il garage per il ricovero di mezzi di trasporto e stoccaggio.

Spese e manutenzione

Le spese relative al garage si dividono tra inquilino e proprietario nel seguente modo:

  • le spese ordinarie sono generalmente a carico del conduttore;
  • le spese straordinarie sono di competenza del locatore;
  • le spese condominiali, a meno che il contratto di locazione non preveda diversamente, sono a carico dell’inquilino.

Norme per un contratto di locazione di un garage

Un contratto di locazione per un garage deve seguire alcune regole specifiche. La più importante è la registrazione: se la durata supera i 30 giorni, la registrazione è obbligatoria.

Caratteristiche del contratto di locazione

Il contratto deve essere redatto per iscritto e firmato da entrambe le parti. Deve contenere dati identificativi del conduttore e del locatore, una descrizione del garage, la durata dell’accordo, l’importo del canone, la frequenza dei pagamenti e le modalità di pagamento (bonifico o contanti). La durata può essere liberamente scelta dalle parti, a meno che il garage non sia legato a un contratto di locazione residenziale di lunga durata.

La registrazione

Se il contratto ha una durata inferiore a 30 giorni, la registrazione non è necessaria. In caso contrario, deve essere effettuata telematicamente tramite il modello RLI. Si applica l’imposta di registro sul 2% del canone annuo, con un importo minimo di 67 euro, da versare alla registrazione e ad ogni rinnovo.

La scadenza

Se non è prevista una clausola di rinnovo automatico nel contratto, questo si scioglie automaticamente alla sua scadenza. Se invece è previsto il rinnovo, l’accordo si rinnova tacitamente alle stesse condizioni, a meno che non venga comunicata una disdetta nei termini previsti.

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