Se ci fosse un emblema rappresentativo dello spirito di Torino, sarebbero i Toret, le inconfondibili fontanelle verdi a forma di toro che adornano le vie, le piazze e i parchi della città.
Questi piccoli monumenti alla sete, oltre a fornire acqua fresca e gratuita ai cittadini e ai turisti, raccontano una storia che si lega allo sviluppo urbano e all’identità di Torino.
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Le origini e la storia dei Toret
La storia dei Toret ha le sue radici nel 1859, con la realizzazione del primo acquedotto di Torino. Questa infrastruttura ha permesso alla città di avere un efficiente sistema di distribuzione dell’acqua potabile.
È in questo contesto che, nel 1862, nacquero i Toret. L’obiettivo era quello di creare fontanelle pubbliche che fossero non solo utili, ma anche esteticamente piacevoli e rappresentative della città. L’idea di decorare il rubinetto con la testa di un toro, simbolo di Torino, ebbe un successo immediato, tanto che il termine “Toret” (“piccolo toro” in dialetto piemontese) divenne presto il nome di queste fontanelle.
I primi 21 Toret furono installati nel 1862, con il loro numero che crebbe rapidamente, arrivando a 45 entro la fine dell’anno. Oggi, Torino conta più di 800 Toret, ognuno dei quali è un punto di riferimento e un servizio prezioso per la comunità.
Caratteristiche e funzionamento dei Toret
I Toret sono fatti in ghisa, un materiale resistente e duraturo che ha permesso a queste fontanelle di resistere per oltre un secolo e mezzo. Il loro tipico colore verde bottiglia, adottato negli anni ’70, li rende facilmente riconoscibili nel panorama urbano.
Il funzionamento dei Toret è semplice ed efficace. L’acqua fluisce in continuazione, in tubature di piccolo diametro, garantendo la freschezza e prevenendo la formazione di batteri e incrostazioni. L’acqua che non viene utilizzata ritorna nel sottosuolo e negli specchi d’acqua superficiali.
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I Toret come emblema di Torino
I Toret sono molto più di semplici fontanelle. Sono un simbolo di Torino, un elemento caratterizzante del suo paesaggio urbano e una testimonianza tangibile della sua storia e della sua cultura. La loro presenza costante nelle vie della città li rende un punto di riferimento per i cittadini e un’attrazione per i turisti.
Nel corso degli anni, i Toret sono diventati il fulcro di iniziative artistiche e culturali, come il progetto “I Love Toret” che mira a valorizzare e proteggere queste iconiche fontanelle. Inoltre, la loro immagine è stata utilizzata in numerosi ambiti, dalla pubblicità al merchandising, a dimostrazione del loro stretto legame con l’identità di Torino.
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Marco Bianchi è un rinomato analista e scrittore nel campo immobiliare, con una profonda conoscenza del mercato italiano. Laureato in Economia Immobiliare all’Università di Bologna, vanta oltre vent’anni di esperienza, durante i quali ha collaborato con prestigiose agenzie immobiliari, offrendo strategie d’investimento vincenti. Autore di articoli influenti e di un libro sull’investimento immobiliare, Marco si dedica a condividere la sua esperta visione del settore, fornendo analisi dettagliate e consigli pratici ai nostri lettori.