Il 2025 porta con sé importanti aggiornamenti per chi deve compilare la dichiarazione dei redditi. Tra le novità principali troviamo una revisione delle aliquote IRPEF, un’estensione del modello 730 e l’introduzione di nuovi bonus per la casa, il tutto accompagnato da un aggiornamento del calendario delle scadenze. Esaminiamo le date chiave e le nuove regole relative ai redditi, introdotte dalle recenti manovre di bilancio.
Quando è necessario presentare la dichiarazione dei redditi?
La dichiarazione dei redditi è il processo attraverso il quale si calcolano e si pagano le imposte (come l’IRPEF) basate sui redditi dell’anno precedente. Generalmente, questo obbligo riguarda i lavoratori dipendenti, i pensionati, coloro che possiedono redditi da partecipazione, terreni o immobili e chi ha guadagni all’estero. Negli ultimi anni, l’Agenzia delle Entrate ha facilitato il processo attraverso la dichiarazione precompilata, che include già molte spese detraibili.
In quali casi è obbligatorio presentare la dichiarazione dei redditi?
Si è tenuti a presentare la dichiarazione se i redditi superano certe soglie o se si ricevono redditi da più fonti, come lavoro dipendente o immobili. Alcune categorie di contribuenti possono usare il modello 730 (ad esempio dipendenti e pensionati), mentre altri devono usare il modello Redditi se possiedono una Partita IVA.
Quali sono le scadenze per la dichiarazione dei redditi 2025?
Le date importanti, stabilite dall’Agenzia delle Entrate e dalle leggi, sono le seguenti:
- 17 marzo 2025: ultimo giorno per l’invio telematico delle Certificazioni Uniche (CU) per lavoratori dipendenti e pensionati.
- 31 marzo 2025: termine per l’invio delle CU per i redditi da lavoro autonomo.
- 30 aprile 2025: possibilità di accedere al modello 730 precompilato online.
- Maggio 2025: a metà mese è possibile modificare o confermare il precompilato.
- 30 settembre 2025: ultima data per inviare il modello 730.
- 31 ottobre 2025: scadenza per la trasmissione telematica del modello Redditi.
Quali sono i cambiamenti e le novità?
Nel 2025, il modello 730 sarà esteso anche a chi non svolge attività professionale in forma d’impresa, ma percepisce redditi con tassazione separata o sostitutiva. Ecco altre novità importanti:
Estensione del modello 730
A partire da quest’anno, nel modello 730 saranno inclusi due nuovi quadri “M” e “T”, pensati per i contribuenti senza Partita IVA che devono dichiarare redditi con tassazione separata o sostitutiva, o derivanti da plusvalenze finanziarie. Queste categorie erano precedentemente escluse e dovevano usare il modello Redditi.
Nuovi scaglioni IRPEF
La revisione delle aliquote IRPEF è stata confermata, con una divisione in tre fasce:
- 23% fino a 28.000 euro
- 35% da 28.000 a 50.000 euro
- 43% oltre 50.000 euro
Riduzione delle detrazioni
Per i redditi superiori ai 75.000 euro è previsto un taglio lineare delle detrazioni. Coloro che superano i 50.000 euro hanno una detrazione massima di 260 euro, calcolata al 19%.
Locazioni brevi
L’aliquota per le locazioni brevi di più unità immobiliari è fissata al 26%, mentre per la prima unità si mantiene la cedolare secca al 21%.
Bonus tredicesima e lavoratori impatriati
Nel modello sono inclusi anche un bonus di 100 euro per alcune fasce di reddito e aggiornamenti sulle agevolazioni per i cosiddetti “lavoratori impatriati”.
Nuove aliquote Ivie e Ivafe
L’Ivie (imposta sugli immobili all’estero) aumenta all’1,06%, mentre l’Ivafe (imposta sui prodotti finanziari all’estero) sale a 4 per mille.
Gestione dei Bonus edilizi e della casa
Il settore immobiliare nel 2025 vedrà alcune modifiche significative:
- Superbonus: per le spese effettuate dal 1° gennaio 2024, l’aliquota scende al 70% e la detrazione è obbligatoriamente ripartita in 10 rate annuali.
- Sismabonus: continua la ripartizione decennale, sempre al 70% (o 80% per alcune zone sismiche).
- Bonus mobili: il limite di spesa per calcolare la detrazione scende a 5.000 euro.
- Bonus barriere architettoniche: confermate le agevolazioni, con ripartizione decennale, per interventi di eliminazione delle barriere in edifici privati.
- Locazioni brevi: come già menzionato, per le abitazioni destinate a locazioni brevi oltre la prima unità immobiliare, si applica un’imposta del 26%.
È essenziale indicare tutte queste informazioni nel modello 730 (o nel Redditi, per chi ha attività d’impresa o altri tipi di redditi), nonché conservare la documentazione relativa.
Nel nuovo modello è anche previsto uno spazio dedicato a queste spese, permettendo al contribuente di beneficiare delle detrazioni o dei crediti fiscali previsti.
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