Il bonus verde potrebbe essere prolungato fino al 31 dicembre 2025, a seguito di tre emendamenti proposti dalla maggioranza. La proposta di estensione include una detrazione fiscale del 36% fino a un massimo di 5.000 euro per la riqualificazione di giardini, terrazzi e aree verdi private.
L’obiettivo del governo con questa misura è di promuovere ulteriormente gli interventi di verde urbano e miglioramento ambientale attraverso incentivi fiscali. Analizziamo in dettaglio le caratteristiche del bonus, a chi è destinato e come si applica.
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Origine del Bonus verde
Il Bonus verde fu introdotto inizialmente con la Legge di Bilancio 2018, come iniziativa per incentivare il miglioramento estetico ed ecologico degli spazi residenziali.
La misura si è evoluta negli anni, mantenendo il suo scopo originale: incrementare le aree verdi e sviluppare spazi pubblici e privati più sostenibili.
Destinatari e requisiti del Bonus
Il Bonus Verde è indirizzato a tutti i proprietari di immobili residenziali, inquilini, comodatari e persone che usufruiscono di un immobile in comodato d’uso, a condizione che abbiano l’autorizzazione del proprietario. Il bonus è esteso anche ai familiari conviventi del titolare dell’immobile che effettuano la spesa.
Un elemento cruciale del Bonus verde è che i pagamenti devono essere tracciabili, ovvero realizzati tramite bonifico bancario o postale, e la fattura deve essere intestata a chi richiede la detrazione. Inoltre, l’intervento deve essere realizzato su immobili già esistenti, non su nuove costruzioni.
Interventi validi per il Bonus verde
Gli interventi validi per il Bonus verde includono tutte le attività che migliorano l’estetica e la funzionalità degli spazi verdi. Ecco alcuni degli interventi ammissibili:
- Riqualificazione di aree scoperte di edifici esistenti, come la piantumazione di alberi, la creazione di giardini, aiuole e prati.
- Installazione di sistemi di irrigazione necessari per il mantenimento delle aree verdi.
- Costruzione di pozzi per l’irrigazione delle aree verdi.
- Realizzazione di coperture verdi e giardini pensili, che migliorano l’aspetto estetico dell’edificio e contribuiscono all’isolamento termico e alla riduzione del consumo energetico.
Questi interventi sono incentivati per il loro impatto positivo sull’ambiente, poiché favoriscono il miglioramento della biodiversità urbana, il rafforzamento della rete ecologica e il miglioramento del microclima cittadino.
Esempio pratico
Supponete di voler trasformare il vostro terrazzo in un giardino pensile. Optate per installare una struttura verde sul tetto del vostro appartamento, creando uno spazio che offre isolamento termico e migliora la qualità dell’aria. Per questo progetto, sostenete una spesa di 1.000 euro in piante, terriccio e altri materiali necessari.
Grazie al Bonus verde, potete detrarre il 36% di questa spesa, pari a 360 euro, dalla vostra dichiarazione dei redditi. Ciò significa che, dopo aver speso 1.000 euro, il costo effettivo per voi sarà di 640 euro, rendendo l’investimento più conveniente.
Esclusioni dal Bonus
Non tutte le spese legate al miglioramento degli spazi esterni sono coperte dal Bonus Verde. In particolare, sono escluse le spese per la manutenzione ordinaria, come la potatura e la cura continuativa di piante e fiori.
Gli interventi strutturali non direttamente collegati alla sistemazione di aree verdi, come la ristrutturazione di edifici o la realizzazione di recinzioni non vegetali, non rientrano nel bonus. Anche i lavori non visibili, come l’adeguamento di impianti e sistemi interni, sono esclusi.
Procedura per la richiesta del Bonus verde
Per ottenere il Bonus verde, bisogna seguire alcuni passaggi. In primo luogo, è necessario effettuare i pagamenti mediante bonifico parlante, che deve includere informazioni specifiche, come il codice fiscale del beneficiario, la causale del pagamento e la descrizione dell’intervento.
In secondo luogo, è fondamentale conservare fatture e ricevute dei pagamenti, che devono essere intestate al beneficiario della detrazione. Tutti questi documenti sono essenziali per dichiarare la spesa nel modello 730 o nel modello Redditi PF, a seconda della dichiarazione dei redditi utilizzata. La detrazione sarà suddivisa in dieci rate annuali di pari importo.
Costo della proroga
La scadenza attuale del Bonus verde è fissata al 31 dicembre 2024; tuttavia, secondo recenti dichiarazioni e discussioni politiche, è probabile che il bonus venga esteso fino al 31 dicembre 2025.
I dettagli specifici di questa possibile estensione non sono ancora stati definiti, ma l’ipotesi di prolungare il periodo di validità potrebbe rappresentare una strategia efficace per promuovere ulteriormente gli interventi di valorizzazione degli spazi verdi privati, specialmente in un periodo di crescente interesse per la sostenibilità ambientale.
Altri incentivi della manovra di Bilancio
La Manovra di Bilancio 2025 include una serie di ulteriori incentivi fiscali per ristrutturazioni e miglioramenti energetici che si aggiungono al Bonus verde. Tra i principali bonus previsti, troviamo:
- Bonus ristrutturazioni: permette di detrarre fino al 50% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione edilizia, con un limite massimo di 96.000 euro per immobile. Questo bonus è applicabile a lavori di miglioramento o manutenzione straordinaria di edifici esistenti.
- Ecobonus: destinato agli interventi di efficienza energetica, che consente di detrarre fino al 65% delle spese per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici, come l’installazione di pannelli solari, caldaie a condensazione o cappotti termici.
- Bonus mobili: offre una detrazione del 50% sugli acquisti di mobili ed elettrodomestici destinati all’arredo di immobili oggetto di ristrutturazione, con un limite massimo di 5.000 euro.
Questi bonus formano un insieme di incentivi che mirano a supportare l’edilizia, la sostenibilità e il miglioramento del patrimonio immobiliare in Italia.
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