Il Tribunale di Varese ha emesso una sentenza che obbliga il condominio a risarcire oltre 18.500 euro ad un proprietario, il quale ha coperto personalmente le spese per la disinfestazione delle travi colpite da infestazione e per l’analisi tecnica che ha attestato il problema.

Approfondiamo i dettagli del caso.

La situazione

Nella situazione in questione, il proprietario di un attico aveva avvertito l’amministratore di condominio riguardo alla presenza di tarli nel soffitto dell’edificio, una parte strutturale fondamentale. Nonostante la gravità della situazione, l’assemblea condominiale non aveva adottato misure correttive.

Dopo aver atteso invano per mesi, il proprietario ha deciso di finanziare di tasca propria l’intervento urgente di disinfestazione, affidandosi ad un esperto del settore.

Responsabilità finanziaria per la bonifica

Il fattore decisivo che ha persuaso il Tribunale a favore del rimborso è stata l’urgenza dell’operazione. I tarli, benché non immediatamente pericolosi per la stabilità strutturale, possono causare gravi problemi di salute a causa delle loro particelle volatili.

Il rischio per la salute è stato confermato anche dal tecnico designato dall’amministratore, che ha evidenziato la necessità di un intervento rapido per prevenire possibili reazioni allergiche.

Nonostante ciò, l’assemblea condominiale non ha preso provvedimenti entro marzo, costringendo il proprietario a procedere da solo con la bonifica, dopo aver ottenuto un rapporto che confermava la presenza di tarli.

L’operazione, realizzata con l’uso di microonde e gel, è stata poi ritenuta appropriata dal perito tecnico, sia per efficacia che per costo, giudicato congruo rispetto ai prezzi di mercato.

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Il Tribunale di Varese, con la sentenza n. 819 del 5 settembre 2024, ha determinato che il condominio deve rimborsare al proprietario le spese sostenute per l’eliminazione dei tarli dalle travi che supportano il tetto dell’edificio. La decisione si basa sull’urgenza dell’intervento e sulla mancata azione dell’assemblea condominiale.


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Un’azione necessaria e giustificata

Secondo l’articolo 1134 del Codice Civile, il condomino ha il diritto di agire in autonomia per la manutenzione delle parti comuni in caso di urgenza, con successivo diritto al rimborso delle spese.

Questo principio è stato applicato dal giudice nel caso specifico, affermato che l’intervento per rimuovere i tarli era non solo urgente, ma anche necessario per garantire la salute degli abitanti del condominio.

Conclusione

Il verdetto del Tribunale di Varese stabilisce un importante precedente nella gestione condominiale, sottolineando che, in situazioni di emergenza e di fronte all’inattività dell’assemblea, il singolo condomino ha il diritto di intervenire per il bene comune e di essere risarcito per le spese affrontate.

Un avvertimento per le amministrazioni condominiali affinché non trascurino problemi che possono compromettere la salute dei residenti o la sicurezza strutturale dell’edificio.