Hai trovato dei soldi per terra? Ecco cosa prevede la legge

È una situazione che può capitare a chiunque: camminando per strada, ci si imbatte in una banconota o persino in un portafoglio. Il riflesso istintivo potrebbe essere quello di tenere i soldi, soprattutto se la somma non è elevata. Ma la legge italiana cosa dice realmente in questi casi?

Spoiler: non è solo una questione etica, ma anche giuridica. Che si tratti di banconote, monete o di una somma ingente, il comportamento corretto è normato da disposizioni specifiche del Codice civile.

Secondo la legge, i soldi trovati non sono tuoi

La normativa di riferimento è l’articolo 927 del Codice civile, che stabilisce che chi trova una cosa mobile deve restituirla al proprietario oppure consegnarla al Comune o alle Forze dell’ordine entro un breve lasso di tempo. In caso contrario, l’appropriazione indebita si configura come reato.

In sostanza, l’oggetto smarrito – compreso il denaro – non diventa automaticamente di chi lo trova, anche se manca un documento identificativo del proprietario. La legge riconosce a chi ha perso il bene un diritto di rivendicazione valido fino a un massimo di due anni dal momento del ritrovamento.

Come comportarsi se trovi dei soldi

Se ti capita di trovare una somma di denaro per strada, è buona norma – e obbligo legale – recarti quanto prima in:

  • Commissariato di Polizia

  • Stazione dei Carabinieri

  • Uffici comunali preposti (es. oggetti smarriti)

Qui l’importo verrà registrato e custodito per un periodo stabilito (generalmente un anno). Se entro questo termine nessuno lo reclama, il denaro potrà essere restituito al ritrovatore. In caso contrario, verrà riconsegnato al legittimo proprietario.

Se l’oggetto trovato è contenuto in un portafoglio con documenti, il procedimento sarà più diretto. Ma anche in assenza di riferimenti identificativi, il comportamento corretto resta lo stesso.

soldi per terra

Cosa si rischia a tenere il denaro trovato

Trattenere consapevolmente denaro non proprio, anche senza averlo sottratto, può avere conseguenze penali. Il rischio non è solo teorico:

  • Reato di appropriazione di cosa smarrita (art. 647 c.p.)

  • Fino a un anno di reclusione o multa fino a 1.032 euro

  • In caso di rifiuto alla restituzione dopo richiesta del proprietario: possibile processo civile per risarcimento danni

Inoltre, se il ritrovamento riguarda somme elevate, come nel noto caso di chi ha scoperto 85.000 euro in contanti tra rifiuti abbandonati, il comportamento viene vagliato con particolare attenzione anche sotto il profilo fiscale.

Conclusione: correttezza e precauzione sono la via giusta

In un momento storico dove la fiducia nei rapporti sociali si misura anche nei piccoli gesti, restituire denaro trovato è non solo un obbligo giuridico, ma un atto di civiltà. Farlo evita complicazioni legali e rafforza il tessuto etico della convivenza.

E se nessuno rivendica quanto hai trovato entro i termini previsti dalla legge, il bene potrebbe diventare tuo a pieno titolo, ma solo attraverso la via corretta.

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