In un mondo sempre più digitale, la protezione dei dati personali sul proprio smartphone è diventata una priorità. Negli ultimi anni, i metodi di hacking si sono evoluti, rendendo vulnerabili i dispositivi senza bisogno di alcuna interazione da parte dell’utente, attraverso quello che è noto come “zero-click hack” (attacco senza clic). Ecco alcune azioni preventive da adottare per proteggere il proprio smartphone.
Perché spegnere e riaccendere regolarmente il dispositivo
Gli esperti di sicurezza informatica raccomandano di spegnere e riaccendere lo smartphone almeno una volta alla settimana. Questo semplice gesto può aiutare a “resettare” la memoria del dispositivo e a interrompere eventuali processi malevoli attivi. Gli attacchi zero-click sfruttano vulnerabilità di sistema che consentono agli hacker di accedere ai dati senza alcuna azione da parte dell’utente, e questa operazione può risultare efficace nel neutralizzarli.
Vulnerabilità di Android e l’importanza degli aggiornamenti
Il sistema operativo Android, essendo il più diffuso al mondo, è anche quello più frequentemente preso di mira dagli hacker. Solo nel 2024, sono state identificate oltre 180 vulnerabilità legate ad Android, motivo per cui Google rilascia periodicamente aggiornamenti di sicurezza per proteggere i dispositivi. È quindi fondamentale installare tempestivamente gli aggiornamenti sia del sistema operativo che delle singole app per mantenere il proprio smartphone il più sicuro possibile.
Come funzionano gli attacchi zero-click?
Gli attacchi zero-click si avvalgono delle autorizzazioni concesse alle app per accedere a dati sensibili. Tra i più noti, c’è Pegasus, un software di spionaggio usato per monitorare giornalisti e figure politiche, e il recente caso su TikTok, in cui i malintenzionati riuscivano ad appropriarsi dei profili inviando semplici messaggi. Questi attacchi non richiedono che l’utente compia azioni specifiche: talvolta basta ricevere un messaggio per essere esposti al rischio di furto di dati o monitoraggio.
Le best practices per difendersi dagli attacchi
Oltre a spegnere e riaccendere lo smartphone, ci sono altre buone pratiche che possono aiutare a proteggere i propri dati:
- Aggiornamenti costanti: oltre al sistema operativo, è essenziale aggiornare anche tutte le app installate. Gli aggiornamenti spesso includono patch di sicurezza per correggere vulnerabilità appena scoperte.
- Utilizzo di una suite di sicurezza: installare un’applicazione di sicurezza può aiutare a monitorare il dispositivo e bloccare comportamenti sospetti, soprattutto quando si scaricano nuove applicazioni.
- Precauzione con le app gratuite: molte app gratuite potrebbero nascondere attività illecite o pubblicità invasive. Scegliere fonti affidabili e leggere le recensioni è fondamentale.
- Utilizzo di un gestore di password: in caso di attacco, un gestore di password consente di ripristinare rapidamente l’accesso ai propri account senza compromettere ulteriormente la sicurezza.
Backup e ripristino: un passaggio cruciale
Effettuare backup regolari permette di avere sempre una copia dei dati principali, utile soprattutto se si subisce un attacco zero-click. In caso di compromissione, ripristinare il sistema operativo e reimpostare i dati da un backup è il modo più sicuro per rimuovere eventuali software dannosi.
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