Le dinamiche di mercato hanno il loro prezzo, e questa volta sembrano raggiungere picchi di pura follia in tema di locazioni. Di cosa stiamo discutendo? Man mano che ci avviciniamo alle Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina 2026, si assiste a un rialzo impressionante dei prezzi nel settore immobiliare delle aree interessate. I canoni di affitto per abitazioni durante i momenti salienti dei Giochi stanno toccando cifre astronomiche, trasformando l’alloggio in un lusso non accessibile a tutti.
Locazioni a prezzi esorbitanti per le Olimpiadi di Milano-Cortina 2026
La competizione per trovare un alloggio durante l’evento olimpico ha portato alla luce offerte sbalorditive. Per esempio, un appartamento di 75 metri quadrati, dotato di giardino, posto auto e Wi-Fi, situato a poca distanza dal centro e dagli impianti di risalita, viene proposto per un affitto di due settimane, dal 6 al 22 febbraio 2026, a più di 118.000 euro.
Non sono rari nemmeno annunci che chiedono fino a 11.000 euro per notte per un semplice appartamento. Coloro che cercano opzioni meno esorbitanti devono comunque aspettarsi di pagare cifre considerevoli: una proposta simile viene offerta a 7.870 euro a notte.
Esistono anche alternative un po’ più abbordabili. Alcune baita, chalet e case vacanza sono disponibili rispettivamente a 35.000, 15.000 e 8.000 euro per l’intera durata del periodo olimpico. Curiosamente, gli hotel sembrano mantenere prezzi più ragionevoli: ad esempio, è possibile prenotare una suite in un hotel a quattro stelle per circa 1.000 euro a notte, con inclusi i servizi termali.
Parlando con gli operatori locali si ottiene un’immagine più equilibrata della situazione. Monica Pedrana, di Bormio Stay, ha rilevato che il mercato attuale non evidenzia ancora pressioni significative.
Sebbene alcuni privati, motivati dall’idea di realizzare profitti eccezionali, stiano offrendo le proprie case, la vera domanda per affitti non alberghieri non è ancora decollata. Secondo Pedrana, gli incrementi realistici potrebbero situarsi intorno al 25%, e chi propone cifre troppo alte potrebbe non riuscire a locare il proprio immobile.
Strategie di accoglienza per operatori e media
Per quanto riguarda l’accoglienza, la Fondazione Milano Cortina ha firmato accordi con diverse strutture alberghiere per assicurare ospitalità a operatori, giornalisti e professionisti del settore. Roberto Galli, presidente provinciale di Federalberghi Sondrio, ha confermato che tutte le camere promesse sono già state allocate e che le strutture coinvolte stanno onorando gli accordi. Pertanto, il fenomeno dei prezzi elevati sembra interessare solo una parte marginale del mercato, e chi mira a guadagni eccessivi potrebbe rimanere insoddisfatto.
Anche a Livigno, una delle sedi delle competizioni di snowboard e freestyle, si avverte una certa prudenza. Il presidente dell’Apt, Luca Moretti, ha sottolineato che, benché si preveda un aumento dei prezzi, questi non raggiungeranno le vette esagerate osservate online. La capacità ricettiva non sarà raddoppiata, e la gestione delle disponibilità seguirà criteri di razionalità.
La realtà sembra quindi distante dall’immagine di un mercato fuori controllo diffusa sui social media. Ci saranno aumenti, come è normale in occasione di eventi di grande scala, ma senza raggiungere gli eccessi che potrebbero allontanare quei visitatori internazionali su cui Milano e Cortina contano per affermare il successo delle Olimpiadi 2026.
Aspetti salienti.
- I canoni di locazione per Milano-Cortina 2026 possono arrivare a 11.000 euro a notte, ma sono casi eccezionali.
- Gli operatori del settore prevedono aumenti più contenuti, nell’ordine del 25%.
- Accordi specifici assicurano prezzi moderati per la stampa e gli operatori del settore.
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