Il Palazzo Schifanoia, insieme al suo castello sull’acqua, è senza dubbio uno dei simboli di Ferrara. Questo edificio rappresenta l’unica dimora cittadina della famiglia Estense che si è conservata quasi intatta.

Il palazzo nasconde al suo interno molte storie affascinanti e ospita un incredibile ciclo di affreschi che da solo giustifica una visita. Scopriamo insieme il Palazzo Schifanoia.


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L’origine del nome Palazzo Schifanoia

Il nome curioso di questo edificio, che potrebbe non sembrare particolarmente affascinante, è strettamente legato alla sua funzione originale. Infatti, fu progettato specificamente per “schifare la noia”, ovvero per sfuggire alla monotonia.

La noia non era dovuta a una mancanza di attività, ma piuttosto all’eccesso di impegni politici che la corte imponeva ai governanti dell’epoca. Questi, stanchi delle continue dispute di corte e degli impegni amministrativi, si rifugiavano qui per rilassarsi prima di tornare ai loro doveri.


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La storia del palazzo

Il Palazzo Schifanoia fu costruito nel 1385 per volere di Alberto V d’Este, signore di Ferrara, che desiderava una residenza dedicata al riposo e al divertimento. Inizialmente, l’edificio era composto da un solo piano, che venne poi ampliato nel 1391.

Il palazzo fu rimaneggiato tra il 1450 e il 1471 durante il governo di Borso d’Este, che lo ampliò e lo arricchì per esaltare la grandezza della sua famiglia. Nel 1465 furono realizzati un piano nobile per gli appartamenti ducali e l’eccezionale Salone dei Mesi, che ancora oggi è uno dei punti di forza del palazzo.

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Il Salone dei Mesi

Per abbellire la sala, il duca Estense si affidò a alcuni dei più rinomati artisti della città, tra cui Ercole de’ Roberti e Francesco del Cossa. Il risultato fu un vero e proprio gioiello dell’arte rinascimentale che ancora oggi lascia senza fiato chi lo guarda.

Sulle pareti della sala si può ammirare un affresco che rappresenta i mesi dell’anno con riferimenti mitologici, astrologici e alla famiglia Estense.

La Sala delle Virtù

Proseguendo la visita, si trova la Sala delle Virtù, un altro ambiente splendidamente decorato. Il fregio e il soffitto a cassettoni, realizzati in stucco dorato e dipinto, sono opera di Domenico di Paris, uno dei più importanti scultori dell’epoca, originario di Padova e attivo in tutto il Nord Italia.

La scoperta degli affreschi

Dopo essere cambiato di proprietà più volte per via di disposizioni testamentarie, il palazzo fu abbandonato nel 1598, quando la famiglia Este lasciò Ferrara. I successivi proprietari effettuarono diverse modifiche e demolizioni, causando il deterioramento degli intonaci, soprattutto quando parte dell’edificio fu destinata a una fabbrica di tabacco.

Nel 1821, un restauratore decise di riportare alla luce le pitture del Quattrocento. Negli anni successivi, gli affreschi furono recuperati e, dalla fine dell’800, il palazzo è diventato un museo.

Il Museo Schifanoia oggi

Dopo il restauro a seguito del terremoto del 2012, il percorso di visita si estende per 1400 metri quadri e comprende 21 sale, con oltre 250 opere esposte oltre agli meravigliosi affreschi del Salone dei Mesi.

Visitando il museo, sarà possibile ammirare miniature del XV secolo, sculture del Quattrocento, opere di pittura rinascimentale e barocca, ceramiche Estensi, conii e punzoni pontifici.

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