L’umidità è uno dei maggiori rischi per la salute e l’integrità strutturale degli edifici condominiali. In questo articolo, analizzeremo come l’amministratore di condominio possa agire efficacemente per gestire e prevenire i problemi di infiltrazioni d’acqua, assicurando sicurezza e comfort per tutti gli abitanti.
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L’importanza dell’amministratore di condominio
L’amministratore di condominio ha un ruolo chiave nella gestione e prevenzione di questi problemi. È responsabile della manutenzione delle aree comuni e degli impianti del condominio, e deve intervenire tempestivamente alla segnalazione di infiltrazioni o altre questioni legate all’umidità.
Una sfida significativa per l’amministratore è decidere quando e come intervenire per proteggere gli interessi del condominio e dei singoli condomini. Se il danno da infiltrazioni deriva da gravi difetti costruttivi, il condominio può chiedere il risarcimento danni alla ditta costruttrice.
Recenti sentenze giurisprudenziali hanno esteso la definizione di “gravi difetti” menzionati nell’art. 1669 del Codice Civile, includendo non solo i casi di crollo parziale o totale dell’edificio, ma anche quelli in cui i difetti costruttivi causano danni significativi senza comprometterne l’integrità strutturale.
Momenti di intervento dell’amministratore
Le condizioni per l’intervento dell’amministratore dipendono dalle circostanze specifiche. Se il danno è causato da un’isolazione termica inadeguata e il venditore è anche il costruttore, l’amministratore può agire per tutelare le aree comuni, avvalendosi dell’art. 1134 del Codice Civile. In altri casi, come quando i difetti non rientrano nell’art. 1669, l’amministratore necessita di un mandato esplicito dei condomini.
Se il danno interessa esclusivamente una proprietà privata, il proprietario può richiedere un risarcimento al condominio basandosi sull’art. 2015 del Codice Civile.
Limiti di responsabilità dell’amministratore
Un altro aspetto importante è la responsabilità dell’amministratore in caso di ristrutturazioni effettuate da un condomino. La giurisprudenza stabilisce che l’amministratore non è responsabile per non aver impedito questi lavori, a meno che non siano illegali o danneggino le proprietà comuni. Ogni condomino ha il diritto di realizzare lavori nel proprio appartamento senza il permesso dell’amministratore, purché non intacchino le aree comuni.
Infine, l’amministratore non può essere incriminato per non aver eseguito lavori ordinati dall’autorità giudiziaria per risolvere problemi di infiltrazioni d’acqua in un appartamento singolo. In tali situazioni, la protezione del condomino danneggiato deve essere perseguita tramite azione civile, non penale.
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Marco Bianchi è un rinomato analista e scrittore nel campo immobiliare, con una profonda conoscenza del mercato italiano. Laureato in Economia Immobiliare all’Università di Bologna, vanta oltre vent’anni di esperienza, durante i quali ha collaborato con prestigiose agenzie immobiliari, offrendo strategie d’investimento vincenti. Autore di articoli influenti e di un libro sull’investimento immobiliare, Marco si dedica a condividere la sua esperta visione del settore, fornendo analisi dettagliate e consigli pratici ai nostri lettori.