Il Palazzo Piccolomini, situato a Pienza, si erge nel cuore storico della città, a fianco del Duomo.
È uno splendido edificio rinascimentale, noto anche come Palazzo Pontificio, a causa del suo committente.
Scopriamo insieme la sua storia e le sue principali caratteristiche.
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La storia del Palazzo Piccolomini
L’edificio fu commissionato da Enea Piccolomini, noto come Papa Pio II, che era nato a Pienza e desiderava una residenza estiva lì.
La progettazione fu affidata all’ architetto Bernardo Rossellino, nell’ambito di un progetto più ampio di ricostruzione di Pienza come città ideale. La costruzione iniziò nel 1459, prendendo ispirazione dal Palazzo Rucellai di Firenze, opera di Leon Battista Alberti, mentore di Rossellino.
Il Palazzo Piccolomini, riconosciuto come il primo esempio di architettura rinascimentale, fu portato a termine in pochi anni.
Enea Piccolomini, uomo di cultura, aveva l’ambizione di trasformare Pienza in una città ideale, rispettando i principi umanistici.
Sotto la sua guida, in soli 3 anni l’intera città fu completamente rinnovata, con la costruzione non solo della sua residenza, ma anche della piazza e del municipio.
La città, originariamente chiamata Corsignano, fu rinominata Pienza, che significa città di Pio.
Le caratteristiche del Palazzo Piccolomini
L’edificio ha una struttura quadrata e si estende su tre livelli.
La facciata, realizzata in pietra grezza, presenta una lavorazione a bugnato e gli stemmi della famiglia Piccolomini, oltre alle insegne apostoliche.
Le ampie finestre del primo e del secondo piano sono sottolineate da lesene e suddivise da una colonna.
L’affascinante cortile interno ha una struttura quadrata e presenta un portico e un loggiato sorretto da colonne di pietra.
Il giardino
Un elemento di notevole attrazione è il giardino pensile.
Pur essendo di piccole dimensioni, la sua posizione è unica: si tratta di una sorta di terrazza che si affaccia sulla Val d’Orcia, offrendo una vista mozzafiato e rappresenta un perfetto esempio di giardino rinascimentale.
Il giardino, sul lato attaccato al palazzo, è delimitato da una loggia con tre ordini di arcate, mentre sui restanti tre lati da muri ricoperti di edera.
Il giardino conta aiuole, siepi di bosso, sentieri di ghiaia, cespugli, alberi da frutto, una fontana centrale e un pozzo ottagonale, il tutto costruito seguendo precise regole geometriche.
Il palazzo fu abito dalla famiglia Piccolomini fino al 1962 e gli interni conservano ancora mobili, quadri e oggetti d’epoca, oltre alle stanze di Pio II.
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Marco Bianchi è un rinomato analista e scrittore nel campo immobiliare, con una profonda conoscenza del mercato italiano. Laureato in Economia Immobiliare all’Università di Bologna, vanta oltre vent’anni di esperienza, durante i quali ha collaborato con prestigiose agenzie immobiliari, offrendo strategie d’investimento vincenti. Autore di articoli influenti e di un libro sull’investimento immobiliare, Marco si dedica a condividere la sua esperta visione del settore, fornendo analisi dettagliate e consigli pratici ai nostri lettori.