Questo noto marchio d’acqua potrebbe presto scomparire

Nel panorama delle acque minerali, un nuovo allarme si sta diffondendo tra consumatori e rivenditori: un noto marchio d’acqua potrebbe presto scomparire dagli scaffali dei negozi. Dopo la recente scarsità delle bottiglie di Perrier, un’altra celebre etichetta sta affrontando problemi significativi che potrebbero comprometterne la disponibilità. Analizziamo in dettaglio le cause di questa situazione e le possibili implicazioni per il mercato.

La carenza di Perrier: un campanello d’allarme

Negli ultimi mesi, le bottiglie di Perrier, l’acqua minerale gassata francese, sono diventate sempre più rare sugli scaffali. Un responsabile del reparto bevande ha dichiarato a una rivista di settore: “Avevamo uno stock di riserva che ci ha permesso di fornire i clienti fino a dicembre. Da allora, siamo in rottura di stock”.

Nestlé Waters France, proprietaria del marchio, attribuisce questa indisponibilità a diversi fattori:

  • Perturbazioni meteorologiche
  • Problemi di approvvigionamento delle materie prime

In particolare, la difficoltà nell’approvvigionamento di CO2 alimentare, essenziale per la formazione delle bollicine, ha avuto un impatto significativo. Inoltre, sono emerse complicazioni legate ai materiali di imballaggio. La situazione economica attuale e il contesto mondiale hanno impedito a Nestlé Waters di approvvigionarsi adeguatamente di queste materie prime.

Il prezzo della CO2 alimentare ha registrato un forte aumento, in parte a causa del conflitto tra Russia e Ucraina. L’azienda ha dichiarato: “Queste sfide hanno influenzato la nostra capacità di garantire la disponibilità dei prodotti Perrier nei diversi canali di distribuzione”.

Un altro marchio in difficoltà: Hépar a rischio scomparsa

A settembre, è stata osservata l’assenza delle confezioni da 6 x 1 litro dell’acqua minerale Hépar nei supermercati francesi. Hépar, noto marchio ricco di magnesio e anch’esso di proprietà di Nestlé Waters, sta affrontando problemi che ne limitano la distribuzione.

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Un’indagine su una quarantina di negozi in Francia ha rilevato che solo pochi avevano ancora disponibili le confezioni da 6 x 1 litro. Nestlé Waters ha spiegato che eventi climatici più frequenti e intensi, come siccità seguite da forti piogge, stanno influenzando le condizioni di sfruttamento di alcuni pozzi nel sito dei Vosgi.

Sospensione dei pozzi e impatto sulla produzione

A maggio, due dei sei pozzi destinati alla produzione di Hépar sono stati temporaneamente sospesi. Questi pozzi erano particolarmente sensibili alle variazioni climatiche a causa della loro bassa profondità, il che ha influenzato la disponibilità della risorsa idrica.

Di conseguenza, si stima una diminuzione del 60% nella produzione di Hépar. I sindacati di Nestlé Waters hanno espresso preoccupazione per i dipendenti dei siti di Vittel e Contrexéville, tra i più importanti per l’azienda.

Implicazioni per il mercato delle acque minerali

Secondo Frédéric Guyard, caporedattore della rivista “Rayon Boissons”: “A livello delle acque minerali in Francia, è un vero terremoto perché Perrier rappresenta il 25% delle quote di mercato”.

Anche altri professionisti del settore esprimono preoccupazione. Jean-Philippe Carmona, dell’agenzia Victory, ha dichiarato a Europe 1: “Cerchiamo di arrangiarci con altri marchi, ma il problema va oltre Perrier. Riguarda anche San Pellegrino, per citarne uno”.

Possibili ripercussioni economiche

La scarsità di marchi così popolari potrebbe avere diverse conseguenze:

  • Aumento dei prezzi: la legge della domanda e dell’offerta potrebbe portare a un incremento dei prezzi delle acque minerali rimanenti.
  • Opportunità per concorrenti: altri marchi potrebbero guadagnare quote di mercato approfittando della situazione.
  • Impatto sui consumatori: la fedeltà al marchio potrebbe essere messa alla prova, spingendo i consumatori a cercare alternative.
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Le strategie di Nestlé Waters per affrontare la crisi

Nonostante le difficoltà, Nestlé Waters ha assicurato che sta facendo il possibile per garantire la disponibilità dei suoi prodotti nel minor tempo possibile. L’azienda promette di impegnarsi per garantire la presenza di almeno uno dei formati in negozio, puntando sulla produzione d’acqua minerale dai quattro altri pozzi nei Vosgi.

Nuovi progetti in corso

Per affrontare gli alti e bassi climatici, il gruppo ha annunciato l’implementazione di “nuovi progetti” per continuare a proteggere l’area di ricarica dell’acqua dagli eventi climatici avversi. Questo potrebbe includere:

  • Investimenti in infrastrutture: migliorare la capacità di stoccaggio e gestione delle risorse idriche.
  • Tecnologie innovative: adottare soluzioni per monitorare e adattarsi alle variazioni climatiche.
  • Collaborazioni locali: lavorare con le comunità per una gestione sostenibile delle risorse.

Considerazioni finali

La possibile scomparsa temporanea di un noto marchio d’acqua come Hépar solleva interrogativi sull’impatto del cambiamento climatico e delle tensioni geopolitiche sulle catene di approvvigionamento. Per i consumatori, ciò potrebbe significare adattarsi a nuove abitudini di acquisto, mentre per i rivenditori e i produttori si aprono sfide ma anche opportunità.

Laura Bianchi, analista di mercato nel settore delle bevande, commenta: “Questa situazione evidenzia l’importanza per le aziende di diversificare le fonti di approvvigionamento e di investire nella resilienza delle proprie catene logistiche”.

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