Cosa Accade Dopo Uno Sfratto? Scopri se Devi Ancora Pagare!

Cosa avviene dopo essere stati sfrattati? Ecco le somme richieste e le procedure in questi scenari.

Lo sfratto per mancata pagamento è un processo legale scaturito dal mancato adempimento degli obblighi contrattuali da parte dell’inquilino. Questo può verificarsi principalmente in due circostanze: il non versamento di almeno un mese di affitto, qualora il ritardo superi i 20 giorni; o il non pagamento delle spese condominiali per un importo equivalente ad almeno due mensilità di affitto, con un ritardo di almeno due mesi.

Per iniziare il processo di sfratto, è necessario che il proprietario dimostri la mancata osservanza del contratto da parte dell’affittuario in tribunale, presentando un bilancio e un piano di ripartizione del debito relativo all’immobile in questione.


LEGGI ANCHE: Consegna tardiva della notifica di sfratto, quali sono i rischi?


Ordinanza ingiuntiva emessa durante lo sfratto

Se l’affittuario non compare in tribunale o, se presente, non presenta difese contro il proprietario, il giudice ordina lo sfratto immediato (cioè obbliga l’inquilino a sgomberare subito l’immobile). In questi contesti, di solito, il proprietario richiede anche l’emissione di un ordinanza ingiuntiva per il mancato pagamento dei canoni arretrati (o spese accessorie), per gli importi dovuti fino alla data di liberazione effettiva dell’immobile e per le spese legali.

Questo tipo di ordinanza è immediatamente esecutiva, il che significa che l‘affittuario inadempiente deve pagare immediatamente le somme indicate, a partire dal giorno successivo alla notifica del documento, rischiando altrimenti il sequestro dei beni. È comunque possibile fare opposizione all’ordinanza entro 40 giorni dalla notifica.

Ordinanza ingiuntiva separata dopo lo sfratto

Se il proprietario non ha chiesto l’ordinanza ingiuntiva durante lo sfratto, può farlo successivamente per ottenere il pagamento dei canoni di locazione scaduti, considerando che il contratto di locazione termina con la convalida dello sfratto.

LEGGI  Vegas Shock: Il famoso Casinò Tropicana verrà demolito! Ecco la sorprendente trasformazione!

In questo frangente, il giudice può anche decidere un risarcimento per danni derivanti dal ritardo nella restituzione dell’immobile, noto come “indennità di occupazione”. Questa cifra è calcolata in base al canone che l’inquilino avrebbe dovuto versare fino al momento della riconsegna delle chiavi.

Quali canoni sono dovuti?

Oltre ai canoni arretrati, l’affittuario potrebbe essere tenuto a pagare anche un’indennità di occupazione, proporzionale al canone stabilito nel contratto di locazione. Questo importo è dovuto fino al giorno della restituzione dell’immobile.

Il proprietario può anche richiedere un ulteriore risarcimento, se riesce a dimostrare di aver subito un danno maggiore rispetto a quello quantificato tramite la semplice indennità di occupazione: per esempio, la non possibilità di affittare o vendere l’immobile a condizioni più vantaggiose.


LEGGI ANCHE: Sfratto di un affittuario rumoroso, è possibile?


È necessario pagare le spese legali?

Nel contesto giudiziario dello sfratto, è usuale che l’affittuario debba coprire le spese legali. Queste includono i costi associati alla notifica di sfratto, ovvero il documento con cui il proprietario sollecita il giudice a convalidare lo sfratto a seguito di inadempienze, come il mancato pagamento dell’affitto.

Articoli simili :

Vota questo articolo

Lascia un commento