Investire in aziende non quotate offre rendimenti potenzialmente elevati, sebbene comporti un livello di rischio significativo e una minore liquidità rispetto ai mercati finanziari tradizionali. Nel primo semestre del 2024, il settore del private equity ha raccolto 10,6 miliardi di euro, confermando una tendenza in crescita. Secondo France Invest, i fondi istituzionali hanno generato un rendimento medio annuo del 13,3% negli ultimi dieci anni. Tuttavia, la scelta del gestore è cruciale: mentre i migliori professionisti possono portare a guadagni superiori al 24,6%, una cattiva selezione può comportare perdite del -1,6%.
1. I fondi di private equity: accesso facilitato agli investitori
Con l’introduzione della legge sull’industria verde, il private equity è diventato una componente obbligatoria per alcuni strumenti di risparmio, come i piani pensionistici e le assicurazioni sulla vita. Questo cambiamento favorisce la democratizzazione di questa asset class, rendendola accessibile a un numero maggiore di investitori privati. I fondi millesimati, ad esempio, permettono di investire in portafogli diversificati di società non quotate, con un orizzonte temporale generalmente superiore a 7-10 anni.
2. Il capital-investissement via club deal: selezione diretta di aziende promettenti
I club deal consentono agli investitori di partecipare direttamente al finanziamento di aziende ad alto potenziale senza passare per i mercati regolamentati. Questa strategia prevede la collaborazione tra investitori privati o family office per acquisire partecipazioni significative in imprese non quotate. Il vantaggio principale è la possibilità di selezionare direttamente i progetti su cui puntare, con un maggiore controllo sulle strategie di crescita. Tuttavia, questo approccio richiede una valutazione attenta dei rischi e una conoscenza approfondita del settore.
3. Le obligations convertibles en actions (OCA): un compromis entre dette et capital
Le obbligazioni convertibili in azioni (OCA) rappresentano un’opzione intermedia tra debito e capitale. Questi strumenti finanziari permettono di investire in aziende non quotate attraverso un meccanismo che offre un rendimento fisso iniziale, con la possibilità di convertire il credito in azioni in base alle performance della società. Questo modello consente agli investitori di limitare i rischi, mantenendo al contempo l’opportunità di beneficiare della crescita dell’impresa. Le OCA sono spesso utilizzate per finanziare start-up e PMI innovative, fornendo loro capitali necessari per lo sviluppo.
Investire in aziende ad alto potenziale al di fuori della Borsa offre rendimenti interessanti, ma richiede una strategia ben ponderata e una selezione attenta degli strumenti e dei partner finanziari. L’illiquidità e il rischio associato a queste operazioni rendono fondamentale un approccio diversificato e informato.
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