Verona, conosciuta come la città dell’amore, è intrinsecamente legata alla tragica e romantica vicenda di Romeo e Giulietta. Ogni giorno, migliaia di visitatori da ogni angolo del pianeta si radunano davanti alla sua casa, o si affacciano al suo balcone, cercando di catturare l’essenza di una delle narrazioni più famose della letteratura mondiale.
Ma quali sono gli elementi che rendono questo luogo così unico? Giulietta è stata una persona reale? E quali misteri avvolgono la casa e il suo balcone? Andiamo a scoprirlo.
Qual è la vera storia di Romeo e Giulietta?
La leggenda ha spesso oscurato la realtà, tanto che molti ritengono Romeo e Giulietta semplici frutti della fantasia di William Shakespeare; tuttavia, la storia è molto più articolata. La tragedia shakespeariana infatti si basa su leggende e fatti storici che si intrecciano con la vera Verona del Medioevo.
Le figure che hanno ispirato il dramma di Giulietta e Romeo sono realmente esistite tra il XV e il XVI secolo. La narrazione shakespeariana si ispira infatti alla storia di due giovani appartenenti alla famiglia Savorgnan: Lucina Savorgnan del Monte di Osoppo e Luigi Da Porto.
Nel 1511, la potente famiglia Savorgnan, divisa nei rami dei del Torre e dei del Monte, entrambi influenti ma nemici per motivi politici, organizzò un ballo in maschera per il carnevale del 26 febbraio, che si tenne a palazzo Savorgnan (oggi piazza Venerio a Udine). Fu durante quest’evento che Luigi incontrò Lucina, sua cugina, e tra loro nacque un amore proibito a causa della rivalità tra le due famiglie.
La situazione si complicò quando Luigi partì per la guerra, da cui tornò gravemente ferito, con la parte sinistra del corpo paralizzata. Ritiratosi nel castello di Montorso Vicentino, dovette accettare la dolorosa realtà che Lucina fosse costretta a un matrimonio di convenienza per placare le ostilità tra le fazioni familiari.
Durante il suo ritiro, Luigi scrisse “Alla bellissima e leggiadra Madonna Lucina Savorgnana”, opera che, secondo lo studioso Cecil Clough, fu composta intorno al 1517 in occasione delle nozze di Lucina con Francesco Savorgnan del Torre. Per dissociare la storia dalla sua esperienza personale, Luigi decise di ambientare il racconto nel 1300.
A differenza di Lucina, il personaggio femminile del racconto di Luigi, ovvero Giulietta, sceglie di suicidarsi piuttosto che accettare un matrimonio imposto. Alla fine della storia, Luigi critica le donne che non dimostrano la stessa lealtà e costanza della sua eroina.
Il racconto di Da Porto fu successivamente adattato e trasformato da Shakespeare nella sua opera immortale, creando il mito che ancora oggi ispira musical e rappresentazioni teatrali in tutto il mondo.
Perché esiste il balcone di Giulietta?
Il balcone di Giulietta è uno degli elementi più fotografati dai turisti, tuttavia la sua storia non è esattamente quella narrata comunemente. Infatti, questa struttura, che oggi rappresenta il fulcro delle fantasie romantiche di milioni di visitatori, non faceva originariamente parte della casa.
Il balcone fu aggiunto negli anni ’30 del Novecento durante un restauro mirato a promuovere la casa come attrazione turistica legata al mito di Romeo e Giulietta. Non si tratta di una completa invenzione, poiché è stato costruito utilizzando diversi pezzi d’arte provenienti da varie fonti, così composti:
- una lastra di pietra del XIV secolo, originaria di uno dei palazzi della famiglia Della Scala, con aggiunte decorative che ne emulano lo stile;
- mensole lavorate;
- elementi laterali in marmo bianco e pietra di Avesa, aggiunti per completare l’architettura del balcone. Questa scelta estetica si ispira ai sepolcri pensili del Trecento, un richiamo simbolico al tragico destino di Romeo e Giulietta.
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Cosa c’è dentro la casa di Giulietta?
La “Casa di Giulietta” originariamente era una casatorre medievale, con le prime testimonianze documentali risalenti al 1351. All’interno si trovava la locanda denominata “del Cappello”, di proprietà degli eredi di Antonio Cappello, come testimoniato dalla presenza di uno stemma con un cappello, ancora visibile oggi sulla chiave di volta dell’arco che si affaccia sul cortile interno.
Proprio per questo stemma, la casatorre fu erroneamente associata alla famiglia dei Capuleti, menzionata anche nel Purgatorio di Dante Alighieri, dettaglio da cui si sarebbe diffusa la leggenda dei Montecchi e dei Capuleti.
Nel 1939, il direttore dei musei civici, Antonio Avena, completò l’allestimento della casa-museo, che aumentò la sua popolarità a partire dal secondo dopoguerra, quando il nuovo direttore dei musei civici riorganizzò il percorso museale all’interno della casa, disponendo numerose opere medievali in ambienti distribuiti su cinque livelli, tutti da esplorare.
Cosa si vede nella Casa di Giulietta
La Casa di Giulietta, accessibile da via Cappello 23, consiste di due edifici eretti in periodi differenti, uniti in un unico complesso presumibilmente nel XIV secolo, con lavori effettuati per uniformare l’aspetto esterno e allinearne l’altezza.
Gli interni della casa
All’interno della Casa di Giulietta si trovano diverse stanze a tema, tra cui:
- la Sala del Balcone: ospita numerose opere d’arte dedicate alla tragedia shakespeariana, tra cui il celebre dipinto L’ultimo bacio di Romeo e Giulietta di Francesco Hayez. Le opere esposte risalgono principalmente al XIX e XX secolo;
- la Sala da Ballo: caratterizzata da un pavimento e un soffitto in legno, oltre a un caminetto in marmo rosso del Rinascimento, presenta una copia dello stemma della famiglia Cappello;
- la Sala del Letto: accessibile tramite un ballatoio, è decorata con pitture bicrome in stile medievale e contiene il letto disegnato dall’architetto Lorenzo Mongiardino per il film “Romeo e Giulietta” di Franco Zeffirelli.
Questi ambienti, insieme ad altri decori, arredi, arazzi e dettagli architettonici, conferiscono alla Casa di Giulietta un valore storico e artistico, continuando a attrarre visitatori da tutto il mondo, affascinati dall’intreccio tra realtà e leggenda.
Altre curiosità sulla casa di Giulietta e la statua più toccata al mondo
Oltre alla sua bellezza architettonica e all’emozione che suscita nei suoi visitatori, la casa di Giulietta è custode di tradizioni, riti e leggende. Ecco alcune curiosità interessanti:
- Il cortile antistante la casa è un vero e proprio punto d’incontro per gli innamorati, dove è possibile notare numerosi biglietti e lettere appesi alle pareti, contenenti messaggi d’amore e desideri.
- Una tradizione peculiare riguarda le lettere d’amore inviate a Giulietta. Un gruppo di volontari, noti come il Club di Giulietta, si occupa di leggere e rispondere alle migliaia di lettere provenienti da ogni parte del mondo, tutte indirizzate alla celebre eroina shakespeariana.
- All’interno del cortile si trova la famosa statua di Giulietta, un’opera in bronzo realizzata dallo scultore Nereo Costantini. Questa statua è divenuta simbolo dell’amore eterno e ogni anno attira migliaia di persone, ma anche molte polemiche. Infatti, una delle tradizioni più diffuse e curiose consiste nel toccare il seno della statua di Giulietta, tanto che è stata soprannominata la “statua più toccata al mondo“. Questa pratica ha causato l’usura del bronzo, soprattutto sul seno destro, sfiorato quotidianamente da innumerevoli visitatori. Il rituale ha radici profonde nel simbolismo dell’amore e della fertilità, ma ha anche sollevato alcune critiche, poiché rischia di ridurre un simbolo culturale e letterario a un semplice gesto scaramantico.
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Marco Bianchi è un rinomato analista e scrittore nel campo immobiliare, con una profonda conoscenza del mercato italiano. Laureato in Economia Immobiliare all’Università di Bologna, vanta oltre vent’anni di esperienza, durante i quali ha collaborato con prestigiose agenzie immobiliari, offrendo strategie d’investimento vincenti. Autore di articoli influenti e di un libro sull’investimento immobiliare, Marco si dedica a condividere la sua esperta visione del settore, fornendo analisi dettagliate e consigli pratici ai nostri lettori.