La casa campidanese rappresenta un modello architettonico tipico di alcune aree della Sardegna e si distingue per alcune peculiarità strutturali.

Scopriamo insieme cosa sono le case campidanesi, la loro origine e le loro caratteristiche fisiche.

Cosa si intende per casa campidanese

Si riferisce ad una specie di dimora tipica della zona del Campidano. Si tratta di una regione pianeggiante che si estende nell’area sud-occidentale della Sardegna e che si sviluppa tra le città di Cagliari e Oristano, con una lunghezza di 100 chilometri e una larghezza di 20 km.

Questo tipo di edificio è principalmente presente nelle aree dei comuni di Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Selargius, Pirri, Monserrato, Assemini, Serrenti, Sardara.

Alcune case costruite in questo stile sono state trasformate in dimore di lusso per il turismo, mentre altre sono diventate case museo che raccontano la vita e la storia agricola locale.

La storia delle case campidanesi

Queste abitazioni risalgono all’Alto Medioevo e successivamente hanno subito una forte influenza spagnola. Sono costruite con i tradizionali ladiri, i mattoni crudi fatti di terra argillosa e paglia, e un tempo erano le dimore dei contadini, che vi vivevano e lavoravano.

Erano quindi piccole fattorie situate all’interno dei centri abitati, composte da più edifici, ciascuno destinato a una funzione diversa.

Le dimensioni variavano a seconda di diversi fattori, come la grandezza della famiglia, il tipo di attività e le condizioni economiche della famiglia.

Le caratteristiche della casa campidanese

La struttura della casa campidanese ha innanzitutto un tipico portale d’ingresso ad arco, che si apre sui muri perimetrali alti e che permette di accedere al cortile interno, dove si trova l’abitazione, generalmente su due livelli, e le altre strutture di servizio utilizzate come stalla e cantina.

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Un elemento architettonico distintivo di questa tipologia di dimora è il loggiato, chiamato “sa lolla”. Orientato a sud per mantenere il calore in inverno e il fresco in estate, è formato da arcate che poggiano su pilastri ed è coperto da un tetto in legno. Il loggiato fornisce aria e luce alle stanze della casa e in origine era il luogo più utilizzato, essendo il luogo dove si mangiava, si svolgevano piccoli lavori e si accoglievano gli ospiti.

Gli interni sono composti dalla cucina, un altro ambiente di fondamentale importanza, generalmente dotata di camino e fornelli in muratura alimentati a legna e arredata con tavolo, sedie, credenze e armadi, e dalla camera da letto del capofamiglia, arredata con un letto matrimoniale in ferro battuto, un grande armadio, una cassapanca e un mobile per catino, specchio e lavamano.

Nelle case più grandi o in quelle delle famiglie più ricche, vi sono anche altre stanze, come le camere dei figli, il soggiorno e altri ambienti di lavoro, come quelli per la panificazione o per il telaio.