La questione se riscaldare o meno le stanze inutilizzate in casa è un argomento che genera discussioni, specialmente quando arriva l’inverno. È davvero vantaggioso riscaldarle, o piuttosto è preferibile lasciarle a temperatura ambiente per risparmiare energia? Esploriamo insieme i pro e i contro di questa scelta.
Riscaldare le stanze inutilizzate: i pro
Sebbene riscaldare le stanze che non vengono utilizzate sembri uno spreco di energia, alcune esperte suggeriscono che una temperatura minima nelle stanze non occupate può contribuire a prevenire problemi legati all’umidità. Quando le stanze restano troppo fredde, possono verificarsi condensazioni e la formazione di muffa, che danneggiano non solo l’ambiente domestico ma anche la salute.
Per evitare questi inconvenienti, si consiglia di mantenere una temperatura di base, generalmente tra i 14 e i 16°C. Questo permette di combatte l’umidità senza compromettere eccessivamente i costi energetici. Un altro motivo per riscaldare anche le stanze inutilizzate è che, in caso di lunghi periodi di freddo intenso, tutta la casa potrebbe subire danni derivanti dalle basse temperature, come ad esempio rotture nei tubi o danni strutturali.
Riscaldamento moderato: il giusto compromesso
Una delle soluzioni più comuni è il riscaldamento moderato. Non è necessario portare la temperatura delle stanze inutilizzate alla stessa temperatura delle aree frequentate, ma mantenerle a un livello sufficiente per prevenire danni da umidità. Ad esempio, una temperatura di 14-16°C può essere sufficiente per proteggere la casa senza dover riscaldare eccessivamente spazi che non vengono utilizzati quotidianamente.
Questo approccio permette di equilibrare il comfort con il risparmio energetico, anche se dipende molto dal tipo di sistema di riscaldamento utilizzato e dall’isolamento della casa. Un’insufficiente o scarsa coibentazione potrebbe infatti rendere poco efficaci gli sforzi di riscaldamento, con un impatto maggiore sui costi.
La questione dell’isolamento termico
Prima di prendere una decisione, è fondamentale considerare lo stato dell’isolamento della propria casa. Una casa ben isolata trattiene il calore molto meglio, consentendo di riscaldare l’ambiente con una spesa minore. Se l’isolamento non è ottimale, il riscaldamento di stanze inutilizzate potrebbe risultare inefficace e portare a un aumento significativo delle bollette energetiche.
Un’altra soluzione preventiva da prendere in considerazione è l’audit energetico. Effettuare una valutazione accurata dei consumi può aiutare a identificare le aree dove è possibile migliorare l’efficienza energetica, sia per il riscaldamento che per l’isolamento termico.
Il “piano termostato” e la regolazione del riscaldamento
In Francia, il piano termostato prevede che, entro il 2027, tutte le abitazioni siano dotate di termostati intelligenti e connessi. Questo aiuterà non solo a ottimizzare il riscaldamento, ma anche a regolare meglio la temperatura in ogni stanza, risparmiando energia e garantendo un maggiore comfort. Se installato correttamente, il termostato permette di mantenere una temperatura base nelle stanze inutilizzate, senza sprecare energia.
Conclusioni
In definitiva, riscaldare le stanze inutilizzate può essere una buona idea se si considera la prevenzione di danni e il mantenimento dell’umidità. Tuttavia, per farlo in modo efficace e economico, è importante mantenere una temperatura moderata, di circa 14-16°C, e considerare l’isolamento della casa. Se desideri ottimizzare i consumi energetici, un audit energetico e l’installazione di un termostato connesso possono rappresentare investimenti utili per garantire risparmio e comfort.
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