Il sogno di godersi il crepitio di un fuoco nel salotto di casa affascina molti, inclusi coloro che abitano in un condominio. Prima di decidere di installare un camino, però, è necessario considerare normative, regolamenti e alcune sfide pratiche.
Scopriamo se è possibile mettere un camino nel tuo appartamento e quali norme bisogna osservare.
Prima di installare un camino
Il primo passo consiste nel verificare la presenza di canne fumarie nell’edificio condominiale, indispensabili per evacuare il calore prodotto dall’impianto, e se queste sono fruibili.
Se necessario iniziare da capo, è importante consultare il regolamento condominiale e verificare la possibilità di perforare le parti comuni dell’edificio per arrivare al tetto e posizionare la canna fumaria. Se, invece, una canna fumaria è già esistente, basterà prendere le misure di altezza e diametro per scegliere il caminetto adatto al proprio appartamento.
Localizzazione del camino
Se è possibile installare una canna fumaria nel condominio, è cruciale scegliere accuratamente il posto dove posizionare il camino. In stanze come bagni, camere da letto e monolocali, è essenziale che l’impianto prenda l’ossigeno direttamente dall’esterno; altrimenti, è necessario optare per un camino con focolare chiuso.
Se il regolamento condominiale non permette l’installazione di canne fumarie, puoi considerare un camino elettrico, uno a gas catalitico o un biocamino. Queste sono alternative ecologiche ed efficienti dal punto di vista energetico, facili da mantenere (poiché non producono fuliggine) e alimentate da corrente elettrica, gas trasformato in vapore acqueo, e alcol.
Costi di installazione
I costi per l’installazione di una canna fumaria in un condominio possono variare notevolmente a seconda del modello scelto e della manodopera impiegata. Generalmente, si può prevedere una spesa che va dai 75 ai 500 euro.
Normativa e regolamenti
Installare un camino in un condominio implica il rispetto delle norme edilizie locali e dei regolamenti condominiali. La normativa UNI 10683 regola la realizzazione e la manutenzione dei sistemi di riscaldamento, inclusi i camini in appartamento.
I regolamenti condominiali possono talvolta proibire esplicitamente l’installazione di camini, soprattutto se ciò comporta l’aggiunta di nuove canne fumarie esterne o modifiche significative alla struttura. Dove ciò non è esplicitamente vietato, il Codice Civile interviene con l’art. 1102, permettendo l’installazione di canne fumarie in aderenza o incassate nel muro perimetrale dell’edificio.
Vi sono inoltre limitazioni riguardo ai diritti esclusivi altrui (ad esempio, le distanze dalle finestre, le immissioni) e al divieto di alterare l’estetica architettonica dell’edificio (C. Cass. civ. 01/08/2002, n. 11392).
Prima di iniziare qualsiasi lavoro, è consigliabile consultare un professionista, come un architetto o un ingegnere specializzato, per valutare la fattibilità del progetto, ottenere le specifiche tecniche necessarie, assistere nella richiesta di permessi e coordinare i lavori.
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