Negli ultimi anni, il numero dei pensionati in Francia ha registrato un aumento costante. Alla fine del 2021, circa 17 milioni di persone percepivano una pensione da almeno un regime francese, in crescita rispetto ai 16,9 milioni del 2020 e ai 16,7 milioni del 2019. Questa evoluzione quasi stabile rappresenta un incremento medio di circa 150.000 nuovi beneficiari all’anno negli ultimi due anni.
Spese per le pensioni e impatto sul PIL
Nel 2021, le spese destinate alla protezione sociale, in particolare per le pensioni erogate, hanno raggiunto i 338 miliardi di euro, pari al 13,5% del prodotto interno lordo (PIL). Questi dati evidenziano l’importanza crescente delle pensioni nel panorama economico francese, secondo i rapporti annuali della Direzione della Ricerca, degli Studi, della Valutazione e delle Statistiche (DREES).
La pensione media: un aumento ma con sfide
Alla fine del 2021, la pensione media di diritto diretto si attestava a 1.531 euro lordi mensili per i pensionati residenti in Francia, equivalenti a circa 1.420 euro netti al mese. Questo rappresenta un aumento dell’1,5% in termini nominali rispetto al dicembre 2020. Tuttavia, quando si considera l’inflazione, il potere d’acquisto dei pensionati è diminuito dell’1,3%, poiché i prezzi al consumo sono aumentati del 2,8% nello stesso periodo. Questo significa che, nonostante l’aumento nominale delle pensioni, il loro valore reale è leggermente diminuito.
Differenze di genere nelle pensioni
Una delle sfide più rilevanti riguarda la disparità di genere nelle pensioni. Le pensioni di diritto diretto femminili sono inferiori del 40% rispetto a quelle maschili. Questa disparità è in gran parte dovuta a diversi fattori, tra cui differenze nei percorsi lavorativi e nella contribuzione previdenziale tra uomini e donne. Le donne, spesso più frequentemente vedove, rappresentano l’88% dei beneficiari di pensioni di reversibilità, che costituiscono l’unica fonte di reddito per circa 1 milione di beneficiari.
Tendenze demografiche e riforme pensionistiche
Alla fine del 2021, il 27% delle persone di 61 anni residenti in Francia era già in pensione, mentre il 15% delle persone di 65 anni non aveva ancora iniziato a percepire la pensione. Questa situazione è influenzata dalle numerose disposizioni di accesso anticipato alla pensione introdotte nelle riforme recenti, la prima delle quali risale al 2010 con l’innalzamento delle soglie di età pensionabile. Le riforme mirano a bilanciare la sostenibilità del sistema pensionistico con le esigenze demografiche in evoluzione.
Conclusioni: uno sguardo al futuro delle pensioni in Francia
Il panorama pensionistico francese mostra una crescita del numero di pensionati e delle spese correlate, con un impatto significativo sul PIL nazionale. Sebbene la pensione media sia in aumento, l’inflazione erode parzialmente il potere d’acquisto dei pensionati, evidenziando la necessità di riforme continue per garantire la sostenibilità e l’equità del sistema. Inoltre, le disparità di genere nelle pensioni rimangono una questione critica che richiede interventi mirati per assicurare una maggiore equità economica tra uomini e donne nel lungo termine.
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