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Sotto la guida di Aurelio De Laurentiis, il Napoli continua a eccellere non solo in campo, ma anche nelle finanze. Il club campano, che ha raggiunto traguardi significativi negli ultimi anni culminati con la vittoria dello scudetto nel 2023 e nel 2025, si appresta a iniziare una nuova stagione puntando sulla sostenibilità finanziaria e su un’attenta pianificazione. Operando senza il sostegno di fondi esterni, evitando debiti con le banche e con un’organizzazione efficiente, il Napoli ha chiuso le recenti sessioni di mercato con un bilancio superiore ai 300 milioni di euro, risultato di vendite strategiche, valorizzazione dei giocatori e una politica di autosufficienza finanziaria.
De Laurentiis, presidente del club da più di vent’anni, ha sempre enfatizzato il principio dell’autofinanziamento: il Napoli non acquista senza avere prima venduto. Nonostante questa cautela, è riuscito a costruire squadre competitive, raggiungere obiettivi storici e generare plusvalenze record, apportando risorse cruciali non solo per gli investimenti sul campo, ma anche per mantenere le finanze in ordine. La sessione di mercato 2025 non è stata un’eccezione, con significative vendite, acquisti mirati e una visione imprenditoriale che guarda al futuro, anche a livello infrastrutturale.
Il Napoli di De Laurentiis, un modello economico di successo e plusvalenze
La gestione di De Laurentiis si basa su principi chiari e rigorosi: bilanci precisi, investimenti sostenibili e valorizzazione del capitale umano. In vent’anni di presidenza, il Napoli ha incassato oltre 3,5 miliardi di euro, con quasi 700 milioni derivanti da plusvalenze. Questo dimostra la capacità del club di scoprire, promuovere e rivendere giocatori a prezzi elevati.
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Le vendite di giocatori come Higuaín (90 milioni), Cavani (64,5 milioni), Jorginho (57 milioni), Koulibaly (41,9 milioni), Kim (50 milioni) e Lavezzi (30 milioni), fino alle più recenti di Osimhen e Kvaratskhelia, quest’ultimo trasferito al PSG per circa 75 milioni, hanno permesso al Napoli di registrare profitti significativi in diverse stagioni. Il bilancio al 30 giugno 2023, ad esempio, ha mostrato un utile netto di 79,7 milioni di euro, il più alto mai registrato nella storia della Serie A. In totale, in 12 delle ultime 20 stagioni il Napoli ha chiuso in attivo, dimostrando una gestione costante. Una parte di questi profitti è stata destinata ai membri del Consiglio di Amministrazione: 2,7 milioni nell’ultimo esercizio, per un totale di 42,7 milioni tra il 2005 e il 2024.
In parallelo, il club ha mantenuto una solida base patrimoniale: nessun intervento del fondo Elliott, nessun rischio elevato con le banche, nessuna preoccupazione da parte dell’UEFA per il fair play finanziario. Questo permette al Napoli di navigare il mercato con relativa libertà e di pianificare anche a livello infrastrutturale: il progetto per un nuovo stadio, che sostituirà lo stadio Diego Armando Maradona, è attualmente in fase di valutazione, sebbene rallentato da complessi processi burocratici.
Ambizioni sportive elevate e strategia condivisa con Conte
Sul fronte sportivo, le ambizioni del Napoli rimangono alte. Dopo due scudetti in tre anni, il club si prepara a essere protagonista anche nella stagione 2025-2026.
Antonio Conte, nuovo allenatore, ha discusso con De Laurentiis per definire la strategia del mercato estivo. L’obiettivo è costruire una squadra equilibrata, con due giocatori per ruolo, capace di competere su tutti i fronti: Serie A, Champions League, Coppa Italia e Supercoppa.
La dirigenza ha identificato sei o sette profili da integrare, cercando un equilibrio tra esperienza e talento. L’arrivo più eclatante è stato quello di Kevin De Bruyne, annunciato il 12 giugno, un acquisto significativo che dimostra l’ambizione del club di salire di livello nel panorama europeo. Altre mosse sono previste, e la squadra sarà completata con vendite selettive per continuare a finanziare il progetto.
Sul piano finanziario, il costo della rosa è in aumento, con ammortamenti e stipendi che superano i 149 milioni. Tuttavia, il club mantiene un approccio cauto: si investe solo quanto si incassa, evitando di compromettere l’equilibrio finanziario. Intanto, si attende l’esito dell’indagine della Procura di Roma sulle plusvalenze realizzate tra il 2019 e il 2022, in particolare per le operazioni legate a Osimhen e Manolas. De Laurentiis, assolto in un processo precedente nel 2023, ha ribadito la trasparenza della gestione, ma l’attenzione rimane alta.
Il Napoli è De Laurentiis
Il Napoli si appresta a iniziare la nuova stagione con una squadra da formare, un allenatore carismatico e una base economica molto solida. Il mercato ha generato 300 milioni di euro, ma ha anche rafforzato l’identità di un club determinato a non deviare dalla sua strada per il successo. L’obiettivo è chiaro: bilanciare sostenibilità e competitività. E se i conti continuano a sorridere, anche i tifosi potrebbero presto ritrovarsi a festeggiare. Ancora una volta.
In sintesi.
- Il Napoli ha guadagnato oltre 300 milioni di euro dalle vendite, puntando su plusvalenze e bilanci attivi.
- De Laurentiis promuove una gestione sostenibile senza debiti bancari e pianifica investimenti strategici.
- Con Conte come allenatore e De Bruyne in squadra, il club mira a rimanere competitivo sia in Italia che in Europa.
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