Mediaset di Pier Silvio Berlusconi: Da Preda a Predatore nei Mercati TV di Germania e Spagna!

Media For Europe, precedentemente noto come Gruppo Mediaset, ha ufficialmente avviato ieri un’Offerta Pubblica di Acquisto (OPA) sulle azioni di ProsiebenSat, un’azienda di broadcast tedesca. Mediaset era già parte dell’azionariato dal 2019, detenendo il 28,87% delle azioni. L’OPA è diventata necessaria per superare la soglia del 29,9%. Questo obiettivo è stato raggiunto tramite un accordo con un investitore istituzionale per acquisire una quota minore. Il mercato ha reagito negativamente, con le azioni di ProsiebenSat che hanno registrato un calo superiore all’11% già nelle prime ore di contrattazione di ieri. Tuttavia, la reazione negativa non era tanto una critica all’offerta, quanto alla valutazione delle condizioni proposte.

Valutazione bassa di ProsiebenSat da parte di Mediaset

Infatti, Mediaset propone di pagare soltanto circa 5,70 euro per ogni azione aderente all’OPA, che rappresenta il prezzo minimo legale, calcolato come media ponderata dei prezzi degli ultimi tre mesi. Alla vigilia dell’OPA, le azioni di ProsiebenSat erano quotate a 6,60 euro ciascuna. Il pagamento sarà effettuato per il 78% in contanti e il restante 22% attraverso l’emissione di nuove azioni MFE. Se tutti gli altri azionisti accettassero l’OPA – un’ipotesi più teorica che pratica – Pier Silvio Berlusconi dovrebbe sborsare circa 936 milioni di euro. La sua azienda dovrebbe inoltre emettere nuove azioni per un valore di 206 milioni di euro, che corrispondono a circa il 9% del capitale attuale.

Richiesta di cambio di policy da Pier Silvio

Mediaset mira ad aumentare la propria quota in ProsiebenSat al 35-40%, ottenendo una posizione di minoranza di blocco che possa prevenire manovre ostili. Pier Silvio Berlusconi ha espresso il proprio dissenso verso la gestione attuale, che si è focalizzata su acquisizioni non centrali, trascurando il mercato televisivo. Per rispondere alle richieste del principale azionista e ridurre il debito, la società tedesca ha recentemente annunciato la vendita della sua partecipazione in Urban Sports Club, una catena di palestre.

L’ambizione di Mediaset è quindi quella di influenzare maggiormente la gestione, pur mantenendo una direzione indipendente. Pier Silvio ha anche annunciato che l’operazione in Germania potrebbe essere replicata in Spagna, con l’obiettivo di formare un gigante delle telecomunicazioni europeo. Il gruppo è già attivo con Mediaset España. D’altra parte, i risultati di ProsiebenSat, che ha registrato ricavi per 3,9 miliardi nel 2024 con un modesto margine di profitto dello 0,23%, non sono stati soddisfacenti. L’azienda mira a ridurre il suo debito netto da 1,5 miliardi a almeno 1,2 miliardi attraverso la vendita di asset non essenziali.

Scalata ostile fallita da Vivendi

Per confronto, Mediaset ha chiuso il 2024 con ricavi consolidati di 2,95 miliardi e un utile netto di 251 milioni, con un margine dell’8,5%. Anche il suo debito netto è molto più basso, ammontando a soli 692 milioni. Questa solida situazione finanziaria ha permesso al gruppo di espandersi in Europa, una strategia non possibile fino a pochi anni fa.

Nel 2015, Mediaset vendette Mediaset Premium alla francese Vivendi, di proprietà di Vincent Bolloré, amico di Silvio Berlusconi. Sfruttando i problemi di salute di quest’ultimo, Vivendi tentò una scalata ostile a Mediaset, rompendo l’accordo per l’acquisto della pay tv. La disputa si spostò in tribunale con accuse di manipolazione del mercato. La situazione si complicò ulteriormente con l’intervento delle autorità di regolamentazione e indagini giudiziarie, culminando con la decisione di Mediaset di “blindarsi” spostando la sua sede legale in Olanda. Un accordo recente ha risolto la disputa legale, con Vivendi che si è gradualmente ritirata dal capitale di Mediaset.

Shopping di Mediaset in Germania

Pier Silvio esprime soddisfazione nel vedere come l’acquisizione di ProsiebenSat rappresenti un’inversione di tendenza rispetto alle numerose acquisizioni di aziende italiane da parte di multinazionali straniere negli ultimi anni. In questo caso, è una società italiana a fare acquisti all’estero, precisamente nel mercato tedesco, la principale economia europea. I tedeschi potrebbero non essere felici, avendo visto italiani puntare su banche e telecomunicazioni nel loro paese in pochi mesi. È la dinamica del business.