L’industria delle auto elettriche sta vivendo una vera e propria rivoluzione, e tra i protagonisti emergenti c’è Xpeng, un costruttore cinese che sta guadagnando rapidamente terreno in Europa. Dopo aver già introdotto i modelli G9 e G6, Xpeng ha intenzione di competere direttamente con le principali case automobilistiche, tra cui Tesla. Ma c’è una novità che potrebbe segnare una svolta nella conduzione autonoma: la rimozione del LiDAR dai suoi futuri modelli, una mossa che porta a interrogarsi sulla visione di Elon Musk riguardo alla tecnologia.
La fine del LiDAR nelle auto Xpeng
Fino ad oggi, il LiDAR (Light Detection And Ranging) è stato uno dei dispositivi più utilizzati nei sistemi di conduzione autonoma avanzata. Questa tecnologia, che utilizza un raggio laser per misurare la distanza tra il veicolo e gli ostacoli, è stata adottata da marchi come Volvo e Mercedes, consentendo il raggiungimento della conduzione autonoma di livello 3, quella attualmente permessa sulle strade. Tuttavia, Xpeng ha deciso di cambiare rotta. A partire dal restyling dei modelli G6 e G9, la casa automobilistica cinese ha scelto di abbandonare il LiDAR, optando invece per un sistema basato esclusivamente su telecamere.
Una strategia condivisa con Tesla
La scelta di eliminare il LiDAR non è del tutto sorprendente, in quanto Tesla, sotto la guida di Elon Musk, ha sempre sostenuto che questa tecnologia non fosse necessaria per il futuro della guida autonoma. Musk, infatti, ha sempre espresso il suo disinteresse per il LiDAR, preferendo affidarsi a sistemi visivi puramente basati su telecamere. Con il sistema Eagle Eye sviluppato internamente, Xpeng spera di offrire una conduzione intelligente che permetta al veicolo di percorrere interi tragitti senza l’intervento del conducente, sia su autostrade che in città. Una visione che si allinea con l’approccio di Tesla, che ha fatto della conduzione autonoma visiva uno dei suoi cavalli di battaglia.
Le caratteristiche dei nuovi modelli G6 e G9
Non si tratta solo di cambiamenti tecnologici: i G6 e G9 restyling di Xpeng presentano anche evoluzioni dal punto di vista delle prestazioni e delle caratteristiche tecniche. Il G6, ad esempio, avrà una potenza di 218 kW (circa 296 cavalli) e sarà equipaggiato con una batteria LFP (Litio-ferro-fosfato), che promette una buona autonomia e una maggiore durata nel tempo. Le sue dimensioni sono leggermente aumentate rispetto al modello precedente, con una lunghezza di 4,76 metri e un passo di 2,89 metri.
Il G9, invece, offrirà diverse configurazioni, con motori singoli e doppi che raggiungeranno una potenza di 350 cavalli (nel modello base) e 574 cavalli (con motore doppio). Anche questo modello avrà batterie LFP e manterrà le stesse dimensioni del modello precedente, con una lunghezza di 4,89 metri e una larghezza di 1,94 metri.
L’arrivo in Europa e la sfida a Tesla
Con questi nuovi modelli, Xpeng non si limita a migliorare i suoi veicoli esistenti, ma si prepara a competere direttamente con i principali attori del mercato delle auto elettriche, tra cui Tesla. La mossa di rimuovere il LiDAR potrebbe essere un segnale importante per l’industria, suggerendo che i veicoli autonomi potrebbero essere raggiungibili con tecnologie più accessibili ed economiche, come le telecamere. Se questa strategia si rivelerà efficace, Xpeng potrebbe ottenere un vantaggio competitivo significativo rispetto ai suoi concorrenti.
In sintesi, con i nuovi G6 e G9, Xpeng sta cambiando le carte in tavola nel settore delle auto elettriche, cercando di distinguersi con un approccio diverso alla conduzione autonoma. Se la tecnologia basata sulle telecamere sarà davvero in grado di garantire la stessa sicurezza e affidabilità del LiDAR, la strategia di Elon Musk potrebbe rivelarsi ancora una volta vincente, con Xpeng che dimostra di poter competere alla pari con i giganti dell’automobile elettrica.
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