La Cina sta dando vita a uno dei progetti più ambiziosi e innovativi nel campo delle energie rinnovabili: un parco solare da record che non solo contribuirà a ridurre la dipendenza energetica interna, ma avrà un impatto significativo sul mercato globale dell’energia. Situato nel deserto di Kubuqi, in Mongolia Interna, questo gigantesco impianto solare si estenderà su una superficie di 400 chilometri, producendo quantità di energia tali da alimentare milioni di famiglie, tra cui parte della Francia.
Un progetto colossale per una nuova era energetica
Il parco solare di Kubuqi rappresenta una vera e propria rivoluzione nell’ambito delle energie rinnovabili. Con la sua estensione che arriverà a 400 chilometri di lunghezza, il progetto mira a produrre 4 miliardi di kilowattora di energia all’anno. A pieno regime, questo impianto fornirà energia a circa 3 milioni di famiglie, equivalente a circa il 10% dei consumi di energia residenziale della Francia.
L’area in cui è stato realizzato il parco solare ha una capacità unica di ricevere alte quantità di radiazione solare, grazie alla posizione geografica favorevole e al basso livello di precipitazioni. Questo ha reso il deserto di Kubuqi l’ambiente ideale per sfruttare l’energia solare in modo costante, durante tutto l’anno.
La costruzione e i benefici ambientali
Dal 2017, sono stati installati più di 3 milioni di pannelli solari nel deserto di Kubuqi, raggiungendo una produzione di 5,4 gigawatt di energia. Questo progetto non è solo una testimonianza dell’efficienza delle energie rinnovabili, ma anche un modo per contrastare il rischio di desertificazione. L’installazione dei pannelli ha infatti un impatto positivo sul territorio: i pannelli solari contribuiscono a stabilizzare le dune di sabbia, riducendo l’erosione e prevenendo il progressivo insabbiamento delle terre agricole circostanti.
L’energia prodotta non solo ridurrà la dipendenza delle metropoli cinesi dalle fonti fossili, ma permetterà anche di stabilizzare il prezzo dell’energia nel lungo periodo, migliorando la sicurezza energetica del paese. Inoltre, l’energia in eccesso sarà destinata all’esportazione verso altri paesi, contribuendo a consolidare la posizione della Cina come leader globale nella transizione energetica.
Sostenibilità a lungo termine: la “grande muraglia solare”
L’installazione di un impianto solare di questa portata ha richiesto un impegno notevole in termini di tecnologie avanzate e di gestione della logistica. Con un budget di circa 2 miliardi di euro, il progetto rappresenta un esempio di come la tecnologia solare possa essere applicata a vasti territori, rendendo l’energia solare una risorsa accessibile e abbondante. Il parco fa parte di un piano pluriennale chiamato la “grande muraglia solare”, che mira a coprire il 30% della domanda energetica della Cina tramite fonti rinnovabili entro il 2030.
Un modello di cooperazione internazionale
Nel contesto della crescita della Cina come potenza rinnovabile, il progetto di Kubuqi si inserisce anche in un rinnovato programma di cooperazione internazionale. La Cina ha stretto alleanze con altri paesi, tra cui la Francia, per favorire la diffusione delle energie rinnovabili. Queste collaborazioni permetteranno di scambiare tecnologie, expertise e soluzioni innovative nel campo delle energie solari, accelerando la transizione energetica globale.
Conclusione: un esempio di sviluppo sostenibile
L’imponente parco solare di Kubuqi non è solo un esempio di come la Cina sta affrontando la sua transizione verso l’energia verde, ma anche un modello per il futuro della produzione energetica globale. Combinando tecnologia avanzata, sostenibilità e cooperazione internazionale, la Cina sta definendo nuovi standard nella produzione di energia rinnovabile. Questo progetto non solo contribuirà alla riduzione delle emissioni di CO2, ma avrà anche un impatto positivo sull’ambiente, dimostrando che l’innovazione può andare di pari passo con la protezione del nostro pianeta.
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