Una situazione critica nel mercato immobiliare
Il presidente del Pôle Habitat FFB, Grégory Monod, ha descritto la situazione del mercato immobiliare delle nuove costruzioni come un vero e proprio “crash”. Presentando un bilancio delle vendite, che registrano un calo del 30% nel 2023, e prospettive fosche con solo 8 nuove costruzioni per 1.000 famiglie previste per il 2024, Monod ha lanciato un allarme su un autentico cataclisma nel settore.
Segnali di allarme nel settore
“Cataclisma, tsunami, deflagrazione, crash” sono le parole utilizzate da Monod per descrivere lo stato del mercato delle nuove costruzioni. In una conferenza stampa del 22 febbraio, ha evidenziato come tutti gli indicatori siano in rosso: le aziende stanno fallendo a un ritmo accelerato, le perdite di posti di lavoro si contano già a decine di migliaia e i cittadini, in particolare le classi medie, sono bloccati nei loro percorsi residenziali.
Monod ha aggiunto: “Le nostre proposte sono note. La situazione richiede un’immediata risposta prima che sia troppo tardi e che il disagio si trasformi in rabbia”. Con prospettive di 8 nuove costruzioni per 1.000 famiglie previste per il 2024, “bisogna risalire agli inizi degli anni ’50 per trovare una situazione simile”, si legge nel comunicato diffuso dall’organizzazione.
Vendite in forte calo nel 2023
Il rapporto indica che il calo delle vendite è destinato a peggiorare, con proiezioni per il 2025 che prevedono una diminuzione delle nuove costruzioni di oltre il 12% a causa del crollo delle vendite del 2023, che si attestano a -30% in tutti i segmenti. Le vendite di nuove abitazioni ai privati, che rappresentano la maggior parte del mercato, sono diminuite del 38% a 123.000 unità nel 2023, meno della metà delle abitazioni nuove commercializzate nel 2021 e quasi la metà rispetto alla media a lungo termine (222.425 unità in media nel periodo 2007-2023).
Critiche alle normative e alle misure proposte
Il Pôle Habitat FFB, la principale organizzazione rappresentativa della costruzione immobiliare privata in Francia, ha espresso critiche severe contro il “labirinto di regole e norme che penalizzano il settore”. Anche se l’annuncio di un “nuovo shock dell’offerta” è stato accolto favorevolmente, l’organizzazione resta scettica: “30.000 abitazioni in 3 anni in 22 territori impegnati per l’alloggio non riusciranno a rispondere né all’urgenza né ai bisogni espressi con forza in tutta la Francia”.
Le raccomandazioni del Pôle Habitat FFB
Il Pôle Habitat FFB lamenta la mancanza di misure concrete per sostenere e rilanciare la domanda. “Devono essere prese decisioni immediate per evitare una catastrofe economica e sociale”, raccomanda il comunicato diffuso dall’organizzazione. Tra le proposte, si chiede di “sbloccare l’accesso al credito immobiliare, incentivare la trasmissione familiare costitutiva di apporto, riarmare il Prestito a Tasso Zero e il dispositivo Pinel, rivedere il quadro della RE2020 e istituire una moratoria sulla REP Bâtiment”.
Conclusioni
La situazione del mercato delle nuove costruzioni immobiliari è estremamente preoccupante, con segnali di un possibile crollo imminente. Le misure proposte dal Pôle Habitat FFB evidenziano la necessità di un’azione immediata e coordinata per evitare gravi conseguenze economiche e sociali. Il settore richiede un intervento deciso per rilanciare la domanda e garantire la sostenibilità del mercato immobiliare nel lungo termine.
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