60 anni dopo, scopre che i suoi ritrovamenti d’infanzia sotto una chiesa sono un vero tesoro

Nel 1964, Jan Gunnar Fuglesnes, allora un giovane norvegese, e suo fratello erano semplicemente due bambini che si divertivano esplorando gli spazi sotto il pavimento di una chiesa. Quello che iniziò come un gioco innocente si rivelò una scoperta che avrebbe impiegato quasi sei decenni per rivelare la sua vera importanza.

Un gioco d’infanzia che diventa una scoperta storica

In quegli anni, Jan e suo fratello si muovevano nei cunicoli scavati dai soldati nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale per nascondere munizioni, senza sapere che avrebbero trovato qualcosa di molto più prezioso. Durante le loro esplorazioni, si imbatterono in 14 monete d’argento, una perla d’ambra e nove aghi. All’epoca, queste scoperte sembravano loro solo dei semplici oggetti che avrebbero arricchito i loro giochi.

Quelle che per i bambini erano soltanto “cose vecchie” si sono rivelate essere autentici manufatti storici. Le monete, conservate per anni in una piccola scatola di diapositive Kodak gialla, furono dimenticate fino al novembre 2023, quando Jan le riscoprì per caso. A quel punto, decise di segnalare la sua scoperta alle autorità locali della contea di Møre og Romsdal.

Un tesoro risalente al Medioevo

Le monete ritrovate non erano semplicemente antiche, ma risalivano addirittura al Medioevo. Un’analisi preliminare condotta dagli archeologi suggerì che molte di queste risalgono all’epoca del regno di Re Magnus VI di Norvegia, intorno al 1280. Altre monete potrebbero essere leggermente più recenti, probabilmente del periodo di Re Cristiano I, che governò dal 1450 al 1481.

“Eravamo solo bambini in cerca di un tesoro sotto la chiesa, senza sapere quanto fossero rare queste monete”, ha dichiarato Jan, che non poteva certo immaginare il valore archeologico del loro ritrovamento. Il Carl-Fredrik Wahr-Hansen Vemmestad, archeologo della contea, ha sottolineato quanto queste monete siano rare, spiegando che solo poche di queste sono sopravvissute nel tempo in Norvegia centrale.

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Non solo monete: altri oggetti di valore storico

Oltre alle monete, anche gli altri oggetti ritrovati da Jan e suo fratello hanno mostrato una rilevanza storica significativa. Gli aghi, per esempio, sono stati datati al XIII secolo e potrebbero essere appartenuti a un defunto, probabilmente utilizzati per confezionare un indumento funerario. La perla d’ambra, invece, potrebbe essere stata parte di una corona da preghiera utilizzata da sacerdoti o diaconi.

Una scoperta che diventa patrimonio nazionale

Secondo le leggi norvegesi in materia di conservazione archeologica, tutti i reperti ritrovati che risalgono a prima del 1605 sono considerati proprietà dello Stato, a meno che non siano stati posseduti privatamente prima del 1905. Jan, quindi, ha consegnato il suo tesoro d’infanzia alle autorità locali. Questi artefatti saranno conservati e potrebbero essere esposti al pubblico in futuro.

Un finale da film

Quella che era iniziata come una semplice caccia al tesoro per due bambini si è trasformata in una scoperta di rilevanza nazionale. Il tesoro sotto il pavimento di una tranquilla chiesa non solo conserva una parte della storia medievale della Norvegia, ma ricorda anche quanto il senso della scoperta possa restare intatto, anche dopo 60 anni. La storia di Jan e suo fratello è un perfetto esempio di come anche le scoperte più grandi possono nascere dai giochi più semplici.

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