Eretto nel XIV secolo su richiesta di Bernabò Visconti, signore di Milano, il Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda fu progettato per salvaguardare il ponte sull’Adda, diventando uno dei più cruciali punti difensivi di quel tempo. Il ponte, del quale oggi si conservano solo alcune rovine, era essenziale per i trasporti commerciali e militari tra Milano e il resto della Lombardia.

Il castello è posizionato su un promontorio, circondato su tre lati dal fiume Adda, il che gli conferisce una superba posizione strategica. La costruzione fu realizzata vicino a una struttura preesistente, che la tradizione locale attribuisce alla regina dei Longobardi, Teodolinda, nota per il suo impegno nella diffusione del Cristianesimo nella regione.


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Secoli di guerre e dominazioni

Il Castello Visconteo di Trezzo sull’Adda è stato scenario di innumerevoli battaglie e scontri attraverso i secoli. Dalla sua fondazione fino all’epoca del tardo Medioevo, la fortezza è stata posseduta da varie famiglie aristocratiche e dinastie, tra cui i Torriani e i Visconti, alternando periodi di distruzione e ricostruzione.

Uno degli eventi più noti è legato a Federico I, detto il Barbarossa, imperatore che giocò un ruolo chiave nelle dispute per il controllo della fortezza. Questi anni di instabilità politica e militare hanno lasciato un segno indelebile sul castello. Nonostante le ripetute devastazioni, fu ricostruito più volte fino al XVIII secolo, quando, dopo il trattato di Campoformio del 1797, iniziò un lento processo di smantellamento.

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L’architettura del Castello Visconteo

Una delle peculiarità più affascinanti del Castello Visconteo è la sua torre quadrata, alta circa quaranta metri. Tra le poche strutture rimaste del castello, il mastio era usato sia come punto di osservazione, controllando i movimenti lungo l’Adda, sia come difesa da invasori.

Aperta al pubblico, la torre offre una vista mozzafiato sull’intera area circostante, con vedute che spaziano dalle Prealpi lombarde alla vasta pianura. Altri elementi che hanno resistito fino ai nostri giorni includono il pozzo del XV secolo, vitale per la sopravvivenza durante gli assedi, e i sotterranei del castello, adibiti a magazzini, prigioni e rifugi in caso di attacchi.

Il legame con Leonardo da Vinci e l’Ecomuseo Adda di Leonardo

Il Castello Visconteo è inoltre parte dell’Ecomuseo “Adda di Leonardo”, un percorso culturale che segue le orme del famoso genio rinascimentale.

Leonardo da Vinci, nel corso dei suoi studi idraulici e infrastrutturali, visitò e analizzò il fiume Adda, traendo ispirazione per diverse delle sue invenzioni ingegneristiche.

Curiosità sul Castello Visconteo

Il castello è circondato da molte leggende che ne aumentano il mistero. Una delle più famose narra di un tesoro nascosto di Federico Barbarossa che, secondo alcuni, sarebbe stato sepolto nei sotterranei durante un assedio.

Questa leggenda ha attratto per secoli avventurieri e curiosi, ma il tesoro rimane introvabile. Un’altra storia parla del fantasma di Bernabò Visconti, che alcune testimonianze affermano di vedere ancora oggi nei dintorni del castello, in cerca di vendetta per la sua morte causata dal nipote Gian Galeazzo Visconti.