Mercato Immobiliare: Italiani a caccia di case, tra sfide e nuove opportunità!

Andamento del mercato immobiliare in Italia nel 2024

Nel corso del 2024, il settore immobiliare in Italia ha mostrato segni di miglioramento, con un totale di 719.578 transazioni immobiliari, segnando un aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Le principali città italiane hanno registrato una crescita del 1,5%, segnando una ripresa rispetto agli anni passati. Luca Dondi, il nuovo amministratore delegato di Patrigest del gruppo Gabetti, ha analizzato i dati, evidenziando le principali tendenze del mercato.

Variazioni di prezzi e interesse per l’immobiliare

I prezzi medi nelle più grandi città italiane hanno visto un incremento dello 0,7% rispetto al 2023. Il periodo medio necessario per vendere un immobile è leggermente calato, passando da 128 a 122 giorni. Inoltre, la differenza media tra il prezzo di listino e quello di vendita finale si è ridotta al 10,3%.

Si nota una preferenza crescente per i comuni di dimensioni medie e piccole, una tendenza influenzata dal lavoro da remoto, costi più accessibili e nuovi bisogni abitativi. Le abitazioni più grandi (oltre 150 mq) hanno mantenuto una quota di mercato stabile al 7% nel 2024, mentre quelle più piccole (meno di 50 mq) hanno mostrato un incremento superiore al 6%. Le abitazioni di dimensioni medie (75–100 mq), nonostante rimangano significative, hanno visto una lieve diminuzione.

I trilocali rimangono i più richiesti sia in termini di domanda che di offerta, rappresentando una soluzione ideale. I bilocali e i monolocali, specialmente nelle nuove costruzioni, mostrano una domanda che supera l’offerta, creando opportunità per costruttori e investitori. Al contrario, i quadrilocali e le unità più grandi soffrono di un’eccessiva offerta, con il rischio di rimanere invenduti.

Motivi della ripresa del settore residenziale

Secondo Luca Dondi, la ripresa è supportata da due fattori principali: una politica monetaria più flessibile e un crescente bisogno di benessere e autorealizzazione. Il primo aspetto, economico, è evidente dall’aumento delle transazioni immobiliari supportate da finanziamenti. Il secondo, di natura psicologica, riflette un’increased esigenza di benessere e piacere in un clima di incertezze, rendendo la casa un rifugio e un investimento emotivo per cui le famiglie sono disposte a sacrificare.

Discrepanze tra domanda e offerta

Un crescente disallineamento tra le aspettative degli acquirenti e le caratteristiche delle offerte immobiliari è evidente, soprattutto per quanto riguarda la sostenibilità economica degli immobili. Mentre l’interesse verso le prestazioni energetiche delle abitazioni cresce, il patrimonio residenziale italiano rimane largamente inefficiente e non conforme agli standard europei.

Questo divario si manifesta sia nella tipologia che nella quantità di immobili disponibili. In alcune grandi città, questa scarsità ha contribuito ad un aumento dei prezzi.

Il mercato delle locazioni: una diminuzione delle offerte disponibili

Nel settore delle locazioni, l’aumento della domanda si scontra con una diminuzione delle offerte disponibili, portando a un calo nel numero di contratti stipulati. Le preoccupazioni dei proprietari riguardo al rischio di morosità e la maggiore redditività degli affitti brevi influenzano la decisione di offrire immobili nel mercato della locazione tradizionale.

Il panorama immobiliare italiano secondo le agenzie

Un’indagine condotta su oltre 100 agenzie del Gruppo Gabetti nel corso del 2024 mostra che la domanda di acquisto è rimasta stabile nel primo semestre (44%) e in aumento nel secondo (49%). Per quanto riguarda gli affitti, la rete Gabetti ha osservato una crescita in entrambi i semestri, confermando una tendenza positiva nella seconda metà dell’anno.

Chi compra casa: famiglie, coppie, single

L’analisi delle preferenze delle famiglie italiane mostra che il profilo dell’acquirente tipo è rappresentato principalmente da nuclei familiari con figli, che costituiscono il 57% delle richieste. Seguono le giovani coppie (34%), spesso al loro primo acquisto immobiliare, e i single (9%), che tendono a preferire la flessibilità dell’affitto a causa della loro minore capacità di spesa.

Tipologie di immobili più richieste

Le dinamiche di mercato si riflettono anche nelle tipologie di immobili più richieste: i trilocali sono preferiti dal 63,5% degli acquirenti, seguiti dai quadrilocali (23,1%), dai bilocali (6,5%) e dalle unità più grandi (6,3%). I monolocali, quasi irrilevanti (0,6%), confermano il limitato interesse per soluzioni abitative minimali.

Fattori che influenzano l’acquisto di un’abitazione

I principali fattori che spingono gli italiani all’acquisto includono la stabilità economica personale e familiare (32%), la disponibilità di credito (19%), i progetti di crescita familiare (18%) e il costo della vita (17%). L’andamento dei tassi di interesse (14%) gioca un ruolo cruciale, influenzando direttamente le rate del mutuo.

Motivazioni per cambiare casa

Le motivazioni che spingono le famiglie italiane a cambiare la loro prima abitazione includono principalmente la necessità di adattare la metratura dell’abitazione (92%), il desiderio di uno spazio esterno (56%), la vicinanza ai servizi principali (25%) e il miglioramento della classe energetica (18%). La prossimità ai mezzi di trasporto è citata dal 10% degli intervistati.

Preferenze abitative di giovani e anziani

Le preferenze dei giovani si concentrano su prezzo, classe energetica e vicinanza ai mezzi pubblici. Per gli anziani, invece, prevalgono esigenze di sicurezza, comfort e accessibilità, con un’enfasi sulla vicinanza a servizi medici e assistenziali, riflettendo un bisogno di una casa adatta anche in presenza di ridotta mobilità o crescente necessità di assistenza.

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