La Cina svela Qihang : la turbina eolica galleggiante da 20 MW che lascia gli USA a bocca aperta

Con la presentazione della Qihang, la più grande turbina eolica galleggiante al mondo, la Cina compie un balzo in avanti nella corsa globale all’energia sostenibile. Un progetto che unisce potenza, innovazione e strategia industriale, ridefinendo gli equilibri nel settore dell’eolico offshore.

Un gigante del vento: la più grande turbina galleggiante al mondo

La Qihang, sviluppata dalla China Railway Construction Corporation (CRRC), rappresenta una pietra miliare nell’evoluzione tecnologica dell’energia rinnovabile. Con una potenza di 20 megawatt, un rotore da 260 metri e un mozzo alto 151 metri, la sua imponenza supera qualsiasi altro modello in attività. Per dare un’idea: una sola rotazione delle sue pale può fornire energia sufficiente a un’abitazione per due o quattro giorni.

Dal punto di vista energetico, i numeri parlano chiaro: oltre 27.000 tonnellate di carbone risparmiate all’anno e circa 68.500 tonnellate di CO₂ evitate. In un contesto dove ogni tonnellata conta nella lotta ai cambiamenti climatici, questa turbina incarna una svolta concreta nella decarbonizzazione.

Superiorità tecnica e confronto globale

La Qihang non solo stabilisce un nuovo record per dimensioni e potenza, ma supera nettamente i concorrenti internazionali. Turbine recenti come la 16,7 MW di Envision Energy o la 18 MW di Dongfang Electric, entrambe in fase di test dal 2024, non raggiungono l’efficienza e le prestazioni del modello cinese. Anche l’innovativo progetto a forma di V di Mingyang, da 16,6 MW, rimane indietro.

Il messaggio è chiaro: la Cina non sta solo partecipando alla gara globale sull’eolico offshore — la sta guidando.

Un’impresa ingegneristica e logistica

La costruzione e l’installazione della Qihang non sono state prive di ostacoli. Prodotta a Sheyang, nella provincia di Jiangsu, e trasportata fino al porto di Guangli con un convoglio modulare semovente, la turbina è stata infine installata il 11 gennaio presso il centro di test di Dongying, nello Shandong.

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Un’operazione complessa, gestita con tecnologie di controllo avanzate e strategie di resistenza ai tifoni per garantire stabilità anche in condizioni meteorologiche estreme. L’intero progetto si basa su un approccio modulare e riutilizzabile, che consente una maggiore flessibilità e ottimizzazione dei costi in vista di futuri sviluppi.

Impatto ambientale e ritorni strategici

Il contributo della Qihang alla transizione energetica non si limita alla riduzione delle emissioni. Oltre a diminuire la dipendenza dai combustibili fossili, la turbina ha un impatto diretto sul piano economico e occupazionale, favorendo investimenti locali, sviluppo tecnologico e creazione di posti di lavoro qualificati nel settore green.

La Cina, già leader mondiale per capacità installata nel settore eolico offshore, mira ora a espandere la propria influenza anche nei mercati europei. Il progetto Qihang si inserisce in questa visione strategica, che prevede investimenti continui in R&S per mantenere il vantaggio competitivo.

Tecnologia all’avanguardia per mari difficili

Dal punto di vista tecnico, la Qihang è un concentrato di sensoristica e monitoraggio intelligente. Oltre 200 punti di rilevamento analizzano in tempo reale parametri come vento tridimensionale, moto ondoso e risposte dinamiche della piattaforma, ottimizzando così sia la produzione energetica che la manutenzione predittiva.

L’adozione di componenti modulari riutilizzabili, unita a strategie di resistenza ai tifoni, fa della Qihang un modello scalabile e adatto alle condizioni marine più impegnative. Un benchmark per la nuova generazione di turbine offshore.

Leadership cinese e nuove ambizioni globali

Il caso della Qihang è solo la punta dell’iceberg. Altri attori cinesi, come Mingyang Wind Power, stanno sviluppando soluzioni ancora più potenti: un progetto da 22 MW è già in fase di sviluppo. Parallelamente, Envision Energy ha recentemente firmato il più grande contratto eolico della storia delle Filippine, per una fornitura di 344,5 MW.

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Questi traguardi confermano l’ambizione cinese di dominare il mercato globale delle rinnovabili. Una leadership costruita non solo su scala industriale, ma anche su innovazione continua, adattabilità tecnologica e visione strategica a lungo termine.

La Qihang non è solo una turbina, ma un simbolo. Un emblema di come l’ingegneria, se guidata da visione e responsabilità ambientale, possa contribuire a riscrivere il futuro energetico del pianeta. E mentre la Cina consolida il suo primato, il mondo intero è chiamato a raccogliere la sfida di una transizione sempre più urgente.

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