Il settore immobiliare commerciale in Italia sta vivendo un forte rilancio nel 2025, con il retail che si riprende la vetta, la logistica che mantiene la sua solidità, gli uffici che mostrano segni di recupero graduale, e l’hospitality che continua a espandersi. Milano si conferma come un centro nevralgico del settore, ma anche i mercati regionali stanno acquistando importanza. L’attrazione di capitali internazionali, che rappresentano il 53% del totale, sottolinea l’appeal dell’Italia come meta per gli investimenti. In base ai dati forniti da Savills, nei primi nove mesi del 2025, il mercato ha registrato investimenti per 7,8 miliardi di euro, segnando un incremento del 14% rispetto all’anno precedente e superando la media degli ultimi dieci anni.
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Il primato del retail, seguito da hospitality e uffici
Il comparto retail ha riconquistato la posizione di leader tra le classi di asset, con il 29% degli investimenti totali. I centri commerciali hanno guidato questa crescita, registrando la transazione più significativa per volume. Anche i factory outlet hanno mostrato un’attività notevole con cinque asset venduti in due separate transazioni. Il segmento della high street è particolarmente vivace nelle città di Milano, Roma e Firenze, dove rappresenta il 21% del settore. Dietro al retail, i settori dell’hospitality e degli uffici colgono insieme il 65% degli investimenti totali. Nel settore turistico, il segmento del lusso domina, con focus su progetti di riqualificazione e riconversione. Per quanto riguarda gli uffici, sono stati investiti 1,2 miliardi di euro, con Milano che da sola ha attratto il 68% di questi volumi, beneficiando sia dell’area del centro direzionale sia delle zone periferiche.
Crescita consolidata in logistica e living
Il settore della logistica si posiziona al quarto posto, sostenuto da un inizio d’anno positivo e da transazioni significative su portafogli che hanno rappresentato il 61% dei volumi. Le locazioni prime hanno mantenuto stabilità nei prezzi, mentre il take-up è aumentato nel terzo trimestre, allineandosi ai livelli del 2024. Il living continua la sua espansione, consolidandosi come una delle classi di asset più interessanti per gli investitori.
Milano al centro, ma i mercati regionali crescono
Milano, con il 27% dei volumi totali, rimane il fulcro del mercato immobiliare commerciale italiano. Tuttavia, grazie al dinamismo di settori come l’hospitality, il retail e la logistica, le città regionali hanno visto aumentare la loro quota di mercato, arrivando a rappresentare quasi la metà del totale (49%). Le iniziative di sviluppo e rigenerazione hanno inciso per il 18% degli investimenti totali, segno dell’interesse crescente verso il rinnovamento del patrimonio immobiliare esistente.
Contesto macroeconomico e prospettive future
Nonostante l’instabilità del panorama internazionale, l’economia italiana mostra segni di robustezza. Export e occupazione mantengono indicatori positivi, sebbene l’incertezza geopolitica e il rallentamento economico europeo possano influenzare i consumi e alcune decisioni di investimento. “Il mercato immobiliare italiano dimostra di essere solido e attraente,” afferma Marco Montosi, Head of Investment di Savills, “con 7,8 miliardi di euro investiti nei primi nove mesi, spinti da una forte ripresa del retail e da un buon rendimento di living e hospitality. Il settore degli uffici mostra segnali di una ripresa selettiva.” Secondo Elena Zanlorenzi, Head of Research & Marketing di Savills Italia, “l’incertezza continuerà a influenzare la fiducia di consumatori e imprese nei prossimi mesi, ma l’Italia rimane allineata ai principali mercati europei. L’agenda degli investimenti è solida, con un focus crescente sulle riqualificazioni e un’espansione delle aree geografiche di interesse.”
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