Effetto Takaichi scuote i mercati: Borsa di Tokyo alle stelle, rendimenti in ascesa!

Sanae Takaichi potrebbe diventare la prima premier donna del Giappone

Sanae Takaichi si è affermata come nuova guida del Partito Liberal Democratico. Essendo l’unica partecipante alle elezioni primarie, aveva già ottenuto la maggioranza dei voti nel primo turno. Tuttavia, ha sorpreso ancora di più durante il secondo turno, superando nettamente il suo avversario, il quarantaquattrenne Shinjiro Koizumi, con un risultato di 185 voti a 156. Salvo imprevisti, nei giorni a venire prenderà il posto del primo ministro Shigeru Ishiba, diventando la prima donna a capo del governo giapponese. Questo traguardo storico sta già influenzando significativamente i mercati finanziari, non tanto per la novità in sé, quanto per le politiche economiche che la sessantaquattrenne intende adottare.

Entusiasmo sui mercati per l’elezione di Takaichi

La carriera politica di Takaichi è lunga e consolidata. Presente in Parlamento dal 1993, è stata molto vicina all’ex primo ministro Shinzo Abe, assassinato nell’estate del 2022 durante un discorso. Ha trascorso un periodo di formazione negli Stati Uniti, beneficiando di una borsa di studio fornita da Panasonic. Membro dell’ala più conservatrice del suo partito, gode di stima e rispetto anche negli ambienti politici più moderati per la sua integrità. La sessione alla Borsa di Tokyo successiva alla sua elezione ha registrato un incremento del 4,94% per l’indice Nikkei-225, raggiungendo nuovi massimi storici.

Significative sono state anche le ripercussioni sul mercato obbligazionario, con una curva dei rendimenti che si è fatta più ripida. Il rendimento a 2 anni è sceso allo 0,90% rispetto allo 0,94% del venerdì precedente, mentre quello a 10 anni è aumentato dall’1,66% all’1,67% e quello a 30 anni dal 3,16% al 3,29%. Questi movimenti non sono casuali. Takaichi sostiene una politica di espansione sia monetaria che fiscale, si oppone all’aumento delle tasse sul carburante, propone riduzioni fiscali e maggiori investimenti a supporto dell’economia, finanziando il tutto tramite l’emissione di nuovi titoli di stato.

Un possibile ritorno all’Abenomics?

Takaichi desidera che i tassi di interesse diminuiscano anziché aumentare, un ritorno alla politica degli anni dell’Abenomics, caratterizzati da tassi negativi e un debito pubblico in crescita. La differenza sostanziale risiede nel fatto che, a differenza di allora, oggi l’inflazione supera il target del 2%, essendo scesa al 2,7% in agosto.

Che posizione prenderà la Banca del Giappone? Il governatore Kazuo Ueda potrebbe propendere per un aumento dei tassi dallo 0,50% allo 0,75% nella riunione di ottobre, un segnale a Takaichi della necessità di mantenere un controllo rigoroso sui conti pubblici. Con un debito che supera il 250% del PIL, Tokyo non può permettersi errori di bilancio. D’altra parte, un rapido aumento dei tassi potrebbe far salire eccessivamente i costi degli interessi, provocando una crisi fiscale.

Possibili ripercussioni sui tassi e sul mercato dell’oro

La mancanza di una maggioranza solida in entrambe le camere costringe il Partito Liberal Democratico a governare grazie a un’opposizione frammentata. Il suo alleato Komeito rifiuta di collaborare con Takaichi per la sua politica considerata troppo di destra. Potrebbe quindi essere necessario cercare supporto presso Someito, il nuovo partito sovranista emerso come il vero vincitore delle recenti elezioni senatoriali. Entrambi i partiti condividono una posizione restrittiva sull’immigrazione e sull’opzione per le donne di mantenere il proprio cognome da nubili dopo il matrimonio.

Con il governo Takaichi, possiamo aspettarci una politica di maggiore stampa di moneta e deficit spending? Non è garantito. Le condizioni macroeconomiche del Giappone sono molto cambiate rispetto al passato decennio. Un ritorno ai tassi negativi sarebbe difficile da giustificare con un’inflazione così elevata, e il mercato potrebbe non assorbire facilmente l’emissione di nuovi bond per finanziare la spesa eccessiva. Le conseguenze potrebbero essere di portata globale. L’oro questa mattina ha raggiunto nuovi massimi, superando i 3.930 dollari per oncia, nonostante il rilassamento delle tensioni in Medio Oriente, sembra reagire proprio alla prospettiva di un allentamento monetario nella terza/quarta economia mondiale.

Implicazioni di Takaichi anche sui mercati europei

L’incremento delle emissioni di debito potrebbe spostare i capitali domestici dall’estero, riducendo la domanda per Bund, Oat, BTP, Bonos, ecc. I rendimenti europei e americani potrebbero quindi aumentare ulteriormente sul segmento lungo della curva. Inoltre, la posizione di Takaichi come “falco” anti-cinese in materia di sicurezza potrebbe portare a un aumento della spesa militare nell’area del Pacifico e a tensioni crescenti con Pechino. Infine, la premier ha criticato l’accordo sui dazi con gli Stati Uniti, considerandolo sbilanciato a favore dell’alleato.

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