Il cielo delle Hawaii è stato recentemente teatro di un fenomeno che ha catturato l’attenzione di astronomi e curiosi. Il 18 gennaio, il telescopio Subaru ha immortalato una spirale blu che, per molti, sembrava una galassia in espansione. L’immagine, scattata dal monte Mauna Kea, ha sollevato molte domande sulla sua origine. Ma cosa si nasconde dietro questa affascinante apparizione?
L’origine della spirale: un possibile legame con un lancio spaziale
Secondo alcune fonti, la spirale potrebbe essere il risultato di un fenomeno legato al lancio di un satellite militare. Più precisamente, si pensa che potrebbe essere stata causata dalla fascetta di scarico di una fucile Falcon 9 di SpaceX, che ha lanciato un nuovo satellite per la Forza Spaziale Americana proprio il 18 gennaio, dalla Florida.
L’apparizione della spirale coinciderebbe con il punto dell’orbita in cui si trovava la Falcon 9. Il ricercatore Ichi Tanaka, del telescopio Subaru, ha dichiarato che l’evento è stato davvero straordinario e che ha lasciato tutti sorpresi, aggiungendo che l’osservazione potrebbe fornire nuove intuizioni sulla dinamica dei gas rilasciati durante il lancio di razzi.
Una spirale nel cielo: il possibile meccanismo fisico
Le speculazioni sugli esperti suggeriscono che la spirale potrebbe essere stata generata dal gas di scarico rilasciato dall’età superiore del razzo, mentre scendeva nell’oceano. A causa della pressione più alta rispetto all’atmosfera, il gas, illuminato dalla luce del sole, potrebbe aver creato l’effetto di luminosità visibile. La forma a spirale potrebbe essere dovuta al movimento rotatorio dell’età superiore per stabilizzare l’orientamento del razzo.
Questa non è la prima volta che si verificano fenomeni strani nel cielo in concomitanza con il lancio di razzi. In passato, in Nuova Zelanda e negli Stati Uniti, sono state osservate spirali e persino “meduse spaziali” subito dopo il lancio di razzi SpaceX.
Al momento, SpaceX non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla vicenda, ma il fenomeno rimane un mistero che continua a suscitare curiosità nel mondo della scienza spaziale.
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