Scopri Villa Whipstaff: l’Incantevole Casa di Casper Ispirata da Gaudì!

Il castello del piccolo fantasma più famoso degli anni Novanta evoca un’opera del celebre architetto catalano. Scopriamo di quale si tratta.

Nel 2025 si celebra un anniversario importante per gli appassionati di cinema degli anni ’90: il trentesimo anniversario del film “Casper”. Questa commedia fantastica, diretta da Brad Silberling e debuttata nel 1995, ha rapidamente catturato l’affetto di numerosi giovani spettatori, grazie alla trama incentrata sul tenero fantasma e all’innovativo uso di effetti speciali realizzati con la tecnologia CGI (computer generated imagery).

Una delle caratteristiche più distintive del film è la residenza in cui il fantasma e i suoi eccentrici zii si stabiliscono. Il film è ambientato a Villa Whipstaff, un maniero dal design insolito e misterioso, ispirato a uno dei massimi esponenti del modernismo catalano, lo spagnolo Antoni Gaudí, noto per la Sagrada Familia. Esploriamo le peculiarità di questa location.

Dove si trova il castello del film Casper?

Gran parte delle scene del film sono girate nel Maniero di Whipstaff, il quale, nell’immaginario del film, si trova sulle scogliere di Friendship, una città immaginaria del Maine. Anche se la città è fittizia, le riprese di alcune scene esterne sono state effettuate realmente nello stato del Maine, precisamente vicino alla zona turistica di Camden, a Rockport, per ricreare l’atmosfera delle piccole città del nord-est degli Stati Uniti.

Ma il castello esiste davvero?

Nella realtà, il castello non esiste come struttura storica; infatti, gli interni sono stati costruiti agli Universal Studios di Los Angeles, dove è stato allestito un enorme set. Le mura, le torri e le sale gotiche sono il risultato di un sapiente lavoro di scenografia realizzato a Hollywood.

Questa decisione ha alimentato nel tempo leggende su questo luogo fiabesco (o “spettrale”, nel caso di Casper), dando vita a una vera e propria ricerca del castello del fantasmino, che non conduce a Hollywood ma ci riporta nella Spagna di Gaudí. Vediamo dove.

Il castello di Casper ispirato a una delle case più celebri

Il design di Whipstaff Manor fu progettato per allontanarsi completamente dal cliché delle case infestate in stile vittoriano. La produzione, guidata dal regista Brad Silberling, voleva offrire al pubblico un’architettura sinuosa e fiabesca, che riflettesse meglio la natura amichevole del fantasma.

L’idea fu suggerita dallo scenografo Leslie Dilley, che si ispirò all’arte e all’architettura di Antoni Gaudí, l’architetto della Sagrada Familia, famoso per il suo stile caratterizzato da forme curve, giochi di luce e cromatismi unici.

Questa influenza è evidente soprattutto nei tetti a spirale, nelle finte piastrelle morbide e nelle strutture lignee che ricordano la fluidità degli spazi di Gaudí.

Alcune decorazioni interne, come gli stipiti o gli archi ben visibili nel film, mostrano quel tratto “organico” che ha reso unica l’opera di Gaudí. Guardando, per esempio, le forme ondulate del legno, si può percepire un richiamo alle sculture e alle curve presenti in opere come Casa Batlló, situata nel cuore di Barcellona.

La storia del castello e altre curiosità sugli allestimenti

La decisione di utilizzare una “casa spettrale” per Casper e i suoi zii fu principalmente dettata dalla trama: Whipstaff Manor doveva essere un luogo isolato, pieno di stanze e passaggi segreti, perfetto per creare situazioni comiche e avventurose.

Anche se nel film si parla di una dimora ereditata dalla malvagia Carrigan Crittenden, ansiosa di trovare un tesoro nascosto, la struttura fu costruita da zero nei teatri di posa a Hollywood. Alcuni elementi scenici, come i corridoi labirintici o le scale monumentali, furono realizzati in più sezioni per permettere riprese da diverse angolazioni.

Un’altra curiosità è l’idea di mescolare l’ambiente gotico con quello più “surreale”, perfettamente in linea con l’uso intensivo della computer grafica che stava emergendo in quel periodo. Casper fu infatti uno dei primi film in cui il protagonista – il piccolo fantasma – fu realizzato completamente in CGI. Gli attori Christina Ricci e Bill Pullman recitarono in un set fisico, immaginando di interagire con il fantasma che fu aggiunto digitalmente in post-produzione.

Cosa rappresenta la Casa Batlló?

Per comprendere l’effettiva influenza di Gaudí sul set di Casper è necessario soffermarsi su Casa Batlló, uno degli edifici più iconici del geniale architetto catalano. Situato a Barcellona, si distingue per la sua facciata ondulata coperta di ceramiche colorate che riflettono la luce come un fondale marino. L’effetto cangiante dei materiali fa sembrare la superficie vivente, evocando un mare in movimento o, secondo altre interpretazioni, il dorso di un drago.

Gli elementi strutturali richiamano ossa e forme naturali, mentre all’interno si trovano scale organiche, lucernari a forma di guscio di tartaruga e dettagli in legno o ferro battuto, tutti progettati per unire bellezza e funzionalità.

In Casper, l’influenza gaudiana si manifesta nei tetti di forma insolita, nei corrimani e nelle balaustre con motivi floreali, così come in alcune decorazioni che sembrano ispirate alle squame del drago di Casa Batlló. Lo spirito di Gaudí, libero da convenzioni e guidato dalla fantasia e dalla natura, si riflette negli ambienti di Whipstaff Manor, trasformando il set cinematografico in qualcosa più di una semplice casa infestata: una cattedrale del surreale, un palazzo “vivo” abitato dai simpatici fantasmi.

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