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Negli ultimi anni, l’edilizia libera ha semplificato notevolmente le procedure per chi desidera effettuare interventi edilizi senza la necessità di permessi complicati. Grazie al Glossario dell’Edilizia Libera, istituito da un Decreto Ministeriale, è possibile identificare chiaramente quali opere sono realizzabili senza alcuna autorizzazione. Ma quali sono esattamente questi interventi? E quali normative devono essere seguite? Esploriamo tutti i dettagli e ciò che è necessario sapere riguardo questo elenco di opere e interventi edilizi.
Origini dell’edilizia libera
L’edilizia libera è stata introdotta per ridurre la complessità burocratica associata alla manutenzione ordinaria e ad altri piccoli interventi in abitazioni o edifici condominiali. Il Testo Unico dell’Edilizia (DPR n. 380/2001) ha classificato per la prima volta questa categoria di lavori, permettendo ai cittadini di procedere con interventi senza la necessità di titoli abilitativi. L’intento principale è semplificare le procedure amministrative e promuovere la manutenzione degli edifici in conformità con i nuovi standard per la casa ecologica, evitando lunghe attese per le approvazioni comunali.
Cosa è il Glossario dell’edilizia libera
Il Glossario unico per interventi di edilizia libera, adottato con il Decreto Ministeriale del 2 marzo 2018, elenca le principali opere edilizie realizzabili senza necessità di Permesso di Costruire, CIL, CILA o SCIA, a condizione che rispettino le normative urbanistiche e di sicurezza. La lista è stata compilata per assicurare una uniformità di interpretazione delle norme edilizie tra i diversi Comuni italiani, prevenendo discrepanze nell’applicazione delle regole.
Tuttavia, il glossario non è esaustivo, ma serve come punto di riferimento importante per privati, aziende e amministrazioni pubbliche.
Modalità di funzionamento e consultazione
Il Glossario è strutturato in una tabella che include:
- Le categorie di intervento che rientrano nell’edilizia libera (ex art. 6, comma 1, DPR 380/2001);
- Le opere edilizie esentate da autorizzazioni;
- Le normative di riferimento e i limiti normativi.
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In particolare, il documento distingue 12 categorie principali di intervento:
- Manutenzione ordinaria (ad esempio, pittura, sostituzione di serramenti)
- Installazione di pompe di calore (inferiori a 12 kW)
- Depositi di GPL (fino a 13 m³)
- Rimozione di barriere architettoniche (senza alterazioni della forma dell’edificio)
- Movimenti di terra (per attività agricole)
- Serre mobili stagionali (non in muratura)
- Pavimentazioni esterne e aree pertinenziali
- Pannelli solari e fotovoltaici (al di fuori di aree protette)
- Aree ludiche e arredi per giardini
- Strutture leggere per attività ricettive
- Opere temporanee (entro 90 giorni)
- Ricerche nel sottosuolo (esclusi idrocarburi)
I cittadini possono consultare il Glossario per determinare se l’intervento che desiderano realizzare è classificato come edilizia libera. Tuttavia, è sempre raccomandato verificare eventuali restrizioni dei regolamenti edilizi locali o di vincoli paesaggistici e ambientali.
Inoltre, le opere elencate nel Glossario devono comunque rispettare specifiche normative, come:
- norme antisismiche e di sicurezza
- normative antincendio
- regolamenti igienico-sanitari
- disposizioni di tutela ambientale e paesaggistica
- normative sull’efficienza energetica
Modalità per documentare l’inizio dei lavori in edilizia libera
Anche se per gli interventi di edilizia libera non sono necessarie autorizzazioni specifiche, è sempre prudente documentare l’inizio dei lavori per prevenire contestazioni o correggere errori. Ecco come procedere:
- Inviare una Comunicazione di Edilizia Libera (CEL) opzionale al Comune;
- Conservare ricevute di acquisto dei materiali e fotografie dello stato dei lavori iniziale e durante i lavori;
- Consultare un tecnico per ottenere una dichiarazione asseverata, qualora si desideri una protezione formale in caso di controlli.
Elenco delle attività libere
L’elenco degli interventi di edilizia libera è vasto. Secondo il Glossario dell’Edilizia Libera, le seguenti categorie di intervento possono essere realizzate senza permessi:
- Manutenzione ordinaria. Riparazione, sostituzione e rinnovamento delle finiture degli edifici (pavimenti, serramenti, pittura). Interventi sugli impianti esistenti senza modificarne la struttura.
- Installazione di impianti. Pompe di calore con potenza inferiore a 12 kW. Caldaie e impianti termici domestici. Impianti elettrici e idraulici.
- Eliminazione di barriere architettoniche. Installazione di rampe, montascale e altri dispositivi per l’accessibilità di persone con disabilità.
- Interventi temporanei. Strutture temporanee per eventi o necessità stagionali (serre mobili agricole, gazebo, coperture removibili). Strutture leggere in ambienti ricettivi.
- Opere di pavimentazione e finitura. Rifacimento di marciapiedi, pavimentazioni esterne e sentieri pedonali. Aree ludiche non a scopo di lucro e arredi per spazi verdi.
- Impianti di energia rinnovabile. Pannelli solari e fotovoltaici su edifici, al di fuori delle aree a tutela paesaggistica.
- Movimenti di terra. Livellamenti e sistemazione del terreno per esigenze agricole o residenziali.
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