Scopri la Temperatura Domestica Obbligatoria per Legge nel 2024!

Al termine dell’estate e con il cambio delle stagioni che porta un calo delle temperature, è il momento di pensare a riscaldare gli ambienti.

Ma quali sono le impostazioni corrette per il termostato? E qual è la temperatura che dobbiamo mantenere in casa secondo la legge? Esploriamo insieme questi aspetti.

Riscaldamento: le normative da seguire

L’Italia è divisa in 6 zone climatiche, identificate dalle lettere A a F; a seconda della zona di appartenenza, variano i periodi in cui è permesso accendere il riscaldamento e le ore giornaliere di funzionamento dello stesso.

È dunque essenziale consultare le normative specifiche del proprio Comune, poiché potrebbero esserci delle eccezioni specifiche.

Qual è la temperatura regolamentare da mantenere in casa?

In passato, il Governo italiano ha introdotto misure straordinarie per ridurre i consumi di gas e limitare l’incremento dei prezzi. Queste misure includevano la riduzione di 15 giorni della stagione di riscaldamento, una diminuzione delle ore giornaliere di attivazione del riscaldamento e una diminuzione di 1° della temperatura sia negli ambienti domestici che nei luoghi di lavoro.

LEGGI ANCHE: Temperatura ideale in casa: quanti gradi mantenere in ogni stanza?

Per l’anno corrente, si fa riferimento al decreto del Presidente della Repubblica del 16 aprile 2013, n.74, che stabilisce che durante l’inverno la media ponderata delle temperature non deve superare:

• 18°C (+ 2°C di tolleranza) per aziende, industrie e laboratori artigianali;
• 20°C (+ 2°C di tolleranza) per tutti gli altri edifici, inclusi gli ambienti residenziali.

Come menzionato prima, sono possibili deroghe a livello comunale a condizione che ci siano giustificazioni adeguate per tali variazioni.

In ogni caso, prima di mettere in funzione i sistemi di riscaldamento, è cruciale effettuare verifiche e manutenzioni appropriate.